Gruppo PD della VII Commissione unito nel dire no alla norma sulle 24 ore
Le deputati e i deputati del gruppo PD della VII commissione, in merito alla richiesta di chiarimento sulla posizione del Pd circa la norma contenuta nel Disegno di Legge di Stabilità relativa all’innalzamento a 24 ore, senza retribuzione ulteriore, dell’orario di lavoro dedicato alle lezioni in classe dei docenti della scuola secondaria di I e II grado, ribadiscono la loro posizione nettamente contraria.
Le deputati e i deputati del gruppo PD della VII commissione, in merito alla richiesta di chiarimento sulla posizione del Pd circa la norma contenuta nel Disegno di Legge di Stabilità relativa all’innalzamento a 24 ore, senza retribuzione ulteriore, dell’orario di lavoro dedicato alle lezioni in classe dei docenti della scuola secondaria di I e II grado, ribadiscono la loro posizione nettamente contraria.
"Segretario, Presidente, Capogruppo alla Camera, Capogruppo in Commissione, Responsabile nazionale scuola del Pd, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, Capogruppo e relatore in Commissione Bilancio e tutti noi ci siamo ripetutamente pronunciati contro la norma.
Crediamo fermamente nel ruolo delle istituzioni e nella separazione dei poteri dello Stato, e deve essere chiaro che il Governo propone, ma le leggi le approva il Parlamento: “dal Consiglio dei Ministri alla fiducia c’è di mezzo il Parlamento” per citare Bersani.
Il nostro impegno, da deputate e deputati, è dunque quello di cancellare una norma che riteniamo inaccettabile nel merito e nel metodo.
Nel merito: la proposta del ministro Profumo tradisce la mancanza di un progetto complessivo che abbia una visione della scuola che punti sulla qualità dell’istruzione per gli studenti, sul ruolo docente, su cosa significhi "insegnare" e che abbia la consapevolezza che, al di là delle ore di lezione frontale, sono tante le ore in più che l’esercizio di questa professione richiede nel corso della giornata. Una proposta che, oltre al vuoto programmatico dimostrato, avrebbe una pesante ricaduta anche sugli insegnanti precari e soprannumerari.
Nel metodo: attraverso una legge di stabilità, varata in un momento di crisi, il governo senza colpo ferire tenta di innalzare a 24 le ore di lezione frontale, agendo contro il CCNL e gli accordi sindacali, senza alcun progetto se non tagliare cattedre, senza alcuna attenzione per la dignità dei docenti.
In Parlamento noi ci impegneremo per cambiare la norma e con questo impegno abbiamo aperto la newsletter del gruppo PD, e a far comprendere al Ministro Profumo e al Governo l’assurdità della proposta avanzata e l’errore grave nel quale sono incorsi.
Questo è l’onere che ci siamo assunti come Pd, ma è altrettanto necessario che in questa battaglia ognuno faccia la propria parte e che l’orgoglio degli insegnanti si faccia attore per abbattere il pregiudizio che da tempo colpisce la loro professione: quella in ballo in questi giorni non è solo la rimozione di una norma iniqua, è una battaglia culturale per la dignità di chi educa, istruisce e forma i cittadini e le cittadine del futuro.
(Maria Coscia, Manuela Ghizzoni, Giovanni Bachelet, Emilia De Biasi, Rosa Bruna De Pasquale, Maria Letizia De Torre, Ricardo Franco Levi, Giovanni Lolli, Eugenio Mazzarella, Caterina Pes, Sabina Rossa, Antonino Russo, Alessandra Siragusa, Walter Tocci)