Grido di protesta dei Direttori SGA, contro l’esclusione dai 300 milioni di tutto il personale ATA e dopo 150 milioni per i docenti tutor

Nella giornata di ieri i Direttori SGA di tutta Italia hanno preso d’assalto le caselle di posta dei membri della Commissione Istruzione di Camera e Senato, dei vertici ministeriali e delle OO.SS del Comparto Istruzione.
Nella missiva si sottolinea ancora una volta la possibile esclusione dai 300 milioni stanziati dal Ministro Valditara che il tavolo contrattuale in corso di svolgimento all’ARAN sembrerebbe voler destinare a vantaggio dei soli docenti.
Ad aumentare il malessere della categoria e di tutto il personale ATA il decreto 63 del 5 aprile con cui vengono destinati 150 milioni di euro per remunerare le circa 40.000 figure di docente tutor a cui vanno ad aggiungersi quelle di docente orientatore, nonostante la norma di previsione facesse chiaramente riferimento alla valorizzazione di tutto il personale scolastico.
“Come AniefCondir – dichiara Alberico Sorrentino – accogliamo tutte le richieste formulate legittimamente da parte della categoria dei Direttori SGA. All’ARAN il Presidente Pacifico ha espressamente ribadito la necessità di destinare 30 milioni di euro per dare un significato alla “valorizzazione” dei Direttori”.
Riconoscimento che non può dirsi realizzato con un aumento di 49 euro lordi mensili, a fronte delle responsabilità già ricadenti in capo al Direttore e da quelle che verranno con la riforma delle aree.
“È necessario rivedere la parte variabile dell’indennità – continua Sorrentino – ferma da oltre 15 anni. Come Anief proponiamo il riconoscimento di € 60,00 per ogni unità in organico di fatto, oltre alla previsione di un’indennità di risultato in virtù della creazione dell’area EQ così come accade da decenni negli Enti Locali.”
“Nelle prossime settimane, conclude il sindacalista Anief, terremo delle assemblee sindacali territoriali per spiegare a tutto il personale ATA cosa sta accadendo nei tavoli contrattuali e ministeriali. E’ il momento che ciascuno si assuma la responsabilità delle proprie scelte”.