Grembiule sì o no? Referendum a scuola scatena il dibattito. La pedagogista: “Rischio di scelte superficiali, così si deresponsabilizzano gli adulti, scaricando la decisione sui bimbi”

Un’insolita consultazione democratica sta animando un istituto scolastico di Palermo. La dirigente scolastica ha indetto un referendum tra gli studenti della scuola primaria per decidere se mantenere o meno l’uso del grembiule.
L’iniziativa, nata dalla richiesta di alcune classi quarte, mira a educare i bambini ai principi della democrazia. Tuttavia, la scelta ha sollevato perplessità nel mondo pedagogico. “Educare alla democrazia è importante, ma bisogna considerare la capacità di astrazione dei bambini”, osserva Antonella Gorrino, pedagogista e formatrice del Centro Psicopedagogico, così come segnala Aska News.
“Rischio di scelte superficiali”: l’esperta critica il metodo
Secondo Gorrino, concetti come uguaglianza e diversità, simboleggiati dal grembiule, sono troppo complessi per i bambini della primaria. “Il referendum rischia di trasformarsi in una scelta basata su gusti personali, senza una reale riflessione sul significato della divisa”, spiega l’esperta. Un percorso educativo preparatorio, che aiutasse i bambini a comprendere il ruolo delle divise nella società, sarebbe stato più opportuno. “Si dà ai bambini l’illusione di scegliere su un tema che non possono ancora comprendere appieno”, aggiunge Gorrino.
“Deresponsabilizzazione degli adulti”: la decisione scaricata sui bambini
La pedagogista sottolinea anche un’altra criticità: la deresponsabilizzazione degli adulti. Il disaccordo tra gli insegnanti sull’uso del grembiule avrebbe portato a scaricare la decisione sui bambini. “Un’evidente abdicazione del ruolo educativo“, afferma Gorrino. “Gli adulti devono offrire una guida chiara, invece di far gestire ai bambini decisioni che non sono in grado di affrontare”.