Green pass scuola, Gissi (Cisl Scuola): “C’è chi non riesce ad ottenerlo. Risolvere le situazioni che creano incertezza e caos”
“La vaccinazione è un dovere civico, richiamato dalle più alte cariche dello Stato e della Chiesa ma nel contempo le istituzioni devono garantire l’efficacia degli strumenti che ne rilevino il possesso”. Così all’AGI Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl scuola.
Tra i “130.000 appartenenti al mondo della scuola che risultano non vaccinati, ci sono tanti che hanno affrontato tutte le fasi utili per ottenere il Greenpass; molti di questi non hanno il qr code per intoppi burocratici“, spiega Gissi.
“Siamo convinti che prima dell’avvio dell’anno scolastico il ministero della Salute interverrà sulle strutture periferiche per sciogliere i nodi che creano problemi ai colleghi” della scuola che non riescono a scaricare il Green pass, afferma.
“Non sono dati residuali e comunque sono lavoratori e lavoratrici che hanno fatto il loro dovere, che hanno sofferto a causa della malattia o che possono certificare la loro particolare situazione“, continua.
“I dati comunicati dal generale Figliuolo sono un elemento di grande positività per la ripresa regolare della scuola. In una settimana quasi 50.000 persone tra docenti, Ata e dirigenti scolastici si sono vaccinati. Avevamo preannunciato questa situazione tempo fa perché conosciamo bene il grande senso civico della categoria. Ora bisogna risolvere le situazioni che producono incertezza e caos amministrativo“, osserva Gissi.
“Abbiamo già rappresentato come Cisl Scuola la questione durante i lavori del tavolo permanente, insieme a Flcgil, Snals e DirScol, firmatari del protocollo e presenti alla riunione. Il 1 settembre è alle porte, non possiamo perdere altro tempo“, conclude la segretaria di Cisl Scuola, ricordando come “sin dal primo momento il sindacato si è espressa a sostegno della campagna vaccinale“.