Green Pass mezzi pubblici, Draghi tira dritto: nessuna deroga per gli studenti delle scuole superiori
Cresce il pressing delle Regioni sulla possibilità di esonero per gli studenti tra i 12 e 18 anni per quanto concerne il green pass sui mezzi pubblici, ma il governo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dice no e tira dritto.
Nessuna deroga, nemmeno per gli studenti delle scuole superiori che si troveranno dunque di fronte ad un paradosso: per accedere alla struttura scolastico non è necessario il green pass, mentre è obbligatorio per muoversi con i mezzi pubblici. Dal 6 dicembre e fino al 15 gennaio le alternative saranno due: muoversi a piedi o con mezzi propri.
Nelle scorse ore, il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, aveva aperto alla possibilità di tamponi gratuiti per gli studenti (soprattutto nel periodo che intercorre tra prima dose e invio del green pass). Draghi però è inflessibile anche perché, sempre secondo il Corriere della Sera, una possibile breccia riaprirebbe il contenzioso con i sindacati che chiedevano lo stesso trattamento per i lavoratori, pubblici e privati.
Il governo, invece, pare che lascerà campo libero alle Regioni sull’adozione di misure supplementari sui mezzi pubblici come, ad esempio, la mascherina FFP2 a bordo di bus, tram, metro e treni regionali.
A rafforzare questa idea, arrivano le parole del sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia: “Sull’obbligo di certificazione verde ‘semplice’ per gli studenti sui mezzi pubblici non abbiamo intenzione di operare deroghe. Anzi,
bisogna continuare su questa linea. Lo strumento sta funzionando, c’è stata una grande risposta da parte dei cittadini e poche multe, quindi va mantenuto. Su 70mila persone controllate ci sono state solo 130 multe e pochissime denunce. Va fatto un plauso ai cittadini italiani per il rispetto delle norme nel primo giorno di super green pass”.
Il tema è stato affrontato la scorsa settimana da Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle regioni.
I presidenti, ha detto Fedriga, chiedono “un’alternativa” al governo. “La questione del green pass per il Tpl è la cosa più delicata e su cui dovremmo avere una maggiore attenzione”, ha detto Fedriga prima del 6 dicembre. “Bisogna prendersi una parentesi per fare sì che un ragazzino di 13 anni possa fare il vaccino”.
Fedriga ha ricordato che ci sono piccoli paesi dove non è facilissimo fare il tampone e i giovanissimi rischierebbero di essere esclusi dal Tpl e dalla possibilità di andare a scuola. Secondo il governatore servirebbe un accompagnamento e magari prevedere “la Ffp2 in alternativa”. Altro punto su cui Fedriga si aspetta un chiarimento da parte del governo riguarda i ragazzi che compiono 12 anni a dicembre. “Un passaggio che penso sarà chiarito è per i ragazzi che compiono 12 anni nel mese di dicembre”, ha sottolineato facendo riferimento al paradosso di chi ancora non può vaccinarsi o di chi magari è in attesa di vaccinarsi o si è vaccinato ma non ha ancora il green pass.