Green Pass, Floridia: “Accanimento contro i docenti, non occorre togliere lo stipendio, valutare altre soluzioni”

No alle sanzioni contro gli insegnanti senza green pass. Un accanimento ingiustificato. Così al Corriere della Sera parla Barbara Floridia, da marzo sottosegretario all’Istruzione.
“Faccio una premessa: sono favorevole al green pass e anche al fatto che si debbano prendere provvedimenti per omesso controllo o per assenza del green pass. Ma non con le sanzioni amministrative. Ci sono tanti metodi. È davvero troppo sospendere i docenti e il personale Ata e togliere lo stipendio a chi dopo cinque giorni non presenta il green pass. Un modo potrebbe essere quello di spostare le persone senza il green pass in luoghi dove non ci sono contatti con i ragazzi. Penso alle biblioteche, ai laboratori, alle segreterie per programmazione e progettualità didattiche. E poi dobbiamo pensare che non saranno tanti quelli che non avranno il green pass”.
Per i presidi che non controllano il green pass del personale scolastico nella norma è prevista una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro. “No, non è questa la strada. Intanto bisogna capire chi controlla chi. Come si fa a capire che un dirigente scolastico ha omesso il controllo?”
Già, come si fa? “Non è chiara la norma. Bisogna ragionare su una soluzione alternativa che non può essere eccessivamente gravosa per i dirigenti scolastici. Poi tocca al Parlamento decidere. In un passaggio parlamentare si possono fare degli emendamenti. E poi andrà spiegata la norma”. In che modo? “Verrà fatta una circolare esplicativa”.
Avete i dati di quanti studenti si sono vaccinati? “Non aggiornati. Ma sappiamo che con l’avvicinarsi dell’apertura delle scuole le vaccinazioni dei ragazzi stanno aumentando. Così come successe quando i ragazzi dovevano affrontare la maturità”.
I maturandi si sono vaccinati? “Parecchi, sì. Comunque dobbiamo tenere presente che il problema del contagio più che dentro la scuola è fuori”.
I trasporti pubblici? “Già. E per questo ho attivato un software che da metà settembre sarà a disposizione di Comuni e Regioni”.
A cosa serve il software? “Calcola il flusso dei tragitti che gli studenti fanno per venire a scuola. In questa maniera si può decidere meglio in che modo implementare i trasporti pubblici”.
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