Green pass, cosa cambia dal 1° febbraio: ecco le novità

Da martedì 1 febbraio novità per quanto riguarda il green pass. Per tutte quelli che hanno ricevuto tre dosi di vaccino (o sono guariti da Covid e hanno ricevuto tre dosi) il passaporto vaccinale rimarrà sempre valido.
Chi ha fatto ad esempio il richiamo a settembre, si vedrà infatti scadere il pass a marzo. Il governo ha già deciso che il problema verrà risolto allungandone la durata, visto che al momento non è stata autorizzata la quarta dose, ma la discussione è ancora aperta sulla durata dell’estensione.
Discorso diverso per chi non ha completato il ciclo vaccinale o ha ricevuto una o due dosi: la validità del certificato verde sarà ridotta dagli attuali 9 ai 6 mesi dall’ultima somministrazione.
Niente green pass rafforzato per chi non ha fatto il richiamo e quindi nessuna possibilità di entrare in luoghi come cinema, teatri, oppure utilizzare mezzi pubblici come autobus o metropolitana, ma anche recarsi in ristoranti all’aperto o bar, oppure andare in piscina o in centri che ospitano congressi.
Senza green pass sarà sempre possibile ad esempio andare a fare la spesa al supermercato, recarsi in farmacia, entrare negli uffici delle forze dell’ordine per sporgere una denuncia.
Il green pass base, ottenibile con tampone antigenico oppure molecolare, sarà sufficiente sempre dal 1 febbraio non soltanto per andare dal parrucchiere o dall’estetista, ma anche per frequentare altri locali come banche, poste e uffici aperti al pubblico.
Attenzione alle truffe sul green pass
”Stanno circolando e- mail false da un mittente che si finge il Ministero della Salute”. Lo segnala il ministero della Salute in un post su Facebook.
“Se hai ricevuto un’email con oggetto ‘Attenzione: Certificazione verde Covid-19 sospesa’, inviata da ‘ministerodellasalute.pro.it’, non proviene dal ministero della Salute, ma si tratta di un tentativo di phishing”.
“Il phishing è un tipo di truffa effettuata su internet attraverso la quale malintenzionati cercano di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali per farne un uso improprio – scrive ancora il ministero – Per informazioni sulla Certificazione verde Covid-19 chiama il numero 1500”.