Green pass anche per i genitori, Giannelli (ANP): “Rischio assembramenti”. Bianchi: “Nessun problema. Genitori hanno sempre portato i figli alle porte della scuola”

Problemi in vista anche per il controllo del green pass ai genitori che devono entrare a scuola. A lanciare l’allarme il presidente dell’associazione nazionale presidi Antonello Giannelli, che avverte sui rischi di code e assembramenti che potrebbero scaturire in seguito alla disposizione del nuovo decreto legge approvato da Governo, che estende l’obbligo di green pass anche agli operatori esterni della scuola e in generale a chiunque debba accedere negli edifici scolastici. Ma Bianchi ribatte immediatamente: non ci saranno assembramenti.
Secondo Giannelli, intervenuto a Omnibus su La7, non sarà facile: “Capisco l’esigenza di estendere il green pass ai genitori” che accompagnano i figli a scuola ma questo creerà “un enorme problema alle scuole“.
“Per i controlli si creeranno code all’esterno o all’interno delle scuole con il rischio di creare assembramenti“, ha fatto presente Giannelli per il quale non si può fare “un paragone con i ristoranti o con le stazioni perché in questi casi non entrano tutti allo stesso minuto come avviene invece nelle scuole“.
“L’assembramento non c’è, i genitori hanno sempre portato i figli alle porte della scuola“. Così il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, a margine di un convegno a Reggio Emilia, risponde ai presidi sui rischi del Green pass per i genitori. “La sigla sindacale dei presidi segnala ancora una volta problemi che ci segnalano da aprile. Credo che alla base ci sia un principio fondamentale: i grandi tutelano i piccoli. Questo è quello che stiamo facendo da sempre. Il genitore che deve entrare a scuola per parlare con un insegnante, lo farà nella tutela di tutti. È quello che stiamo facendo e che abbiamo sempre fatto“.
Infatti, come si legge sul testo della bozza del nuovo dl: “Fino al 31 dicembre 2021, cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19”.
L’obbligo di esibire il Pass vale dunque per chiunque entri in una scuola ma non riguarda gli studenti e chi è esentato dal vaccino. L’estensione vale anche per le università. I controlli spettano ai dirigenti scolastici e nel caso di personale esterno alle scuole, anche ai rispettivi datori di lavoro.
“Noi abbiamo lavorato fin d’aprile per tornare a scuola, i bambini sono sempre rimasti a scuola, abbiamo fatto gli esami in presenza e d’estate abbiamo fatto un programma straordinario che ha coinvolto tutte le scuole del paese. Torniamo in presenza perchè 1 milione e 100mila persone stanno lavorando nella scuola per questo“, ha aggiunto.
Giannelli non dimentica il nodo mezzi pubblici: “il problema dei trasporti – ha evidenziato – come quello dei locali, per la riapertura delle scuole non è stato risolto. Per i trasporti si prevede in alcuni casi “lo scaglionamento dell’orario di entrata tra le 8 e le 10“.
“Sono contrario a questo scaglionamento perché si stravolgono i tempi di ragazzi di 14-15 anni che così tornano a casa alle cinque del pomeriggio”, prosegue il numero uno di aNP.
Sulle classi pollaio, per il presidente di Anp, “dal punto di vista degli spazi non è cambiato quasi nulla”.