Gratteri contro Geolier, “Gomorra” e “Mare Fuori”: “Il silenzio è complicità”

Il procuratore Nicola Gratteri torna a parlare di mafie e modelli educativi, questa volta nel corso della presentazione del rapporto “Le mafie nel cyberspace”, realizzato dalla fondazione Magna Grecia.
Il magistrato ha puntato il dito contro il cantante neomelodico Geolier, la serie tv “Gomorra” e “Mare Fuori”, accusandoli di fare pubblicità alle mafie e di veicolare messaggi negativi ai giovani.
“Le mafie sono come un’azienda: hanno bisogno di pubblicità”, ha affermato Gratteri, riferendosi al video musicale della canzone “Narcos” in cui Geolier si mostra con un mitra. “Quando si vede un cantante su un pick-up con un mitra di finto oro con la maglia narcos e vediamo sotto quanti like ci sono e qualcuno lo invita a fare una lezione mi preoccupo e non posso stare zitto perché il silenzio è complicità”.
Gratteri ha criticato anche l’invito rivolto a Geolier a parlare all’Università Federico II di Napoli, definendolo un segnale preoccupante. “Quando autorizzo che da una mia opera venga tratto un film e per un’ora c’è solo violenza, qual è il messaggio?”, ha chiesto il magistrato, riferendosi alle serie tv come “Gomorra” e “Mare Fuori”, incentrate sulla violenza e sulla delinquenza.
Il procuratore ha sottolineato l’importanza di contrastare la propaganda mafiosa e di offrire ai giovani modelli positivi. “Non possiamo permettere che le mafie si facciano pubblicità attraverso la musica, il cinema e la televisione”, ha concluso Gratteri. “Dobbiamo educare i giovani al rispetto della legalità e della giustizia”.