Gramellini: “Spero esista un universo parallelo in cui ci siano genitori responsabili, insegnanti rispettati e giovani critici verso i cattivi esempi”

Hanno fatto discutere le parole del Procuratore Capo della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, sulla condizione giovanile e sull’educazione moderna, sollevando un importante dibattito nazionale.
Le sue affermazioni, marcatamente pessimistiche, suggeriscono una nuova realtà sociale: “Ai ragazzi non bisogna parlare di etica, ma di soldi”. Tale visione riflette un profondo cambiamento di valori, dove l’immagine dell’insegnante con una Fiat Tipo viene derisa, mentre il successo materiale è idolatrato.
Queste parole hanno trovato eco e contrasto nel commento di Massimo Gramellini sul “Corriere della Sera”. Gramellini, pur riconoscendo la validità di alcune osservazioni di Gratteri, invita a considerare un’alternativa: un universo in cui genitori responsabili, insegnanti rispettati e giovani critici verso la superficialità materiale coesistano. Lui sottolinea l’importanza di esempi positivi e il ruolo cruciale degli adulti nel guidare i giovani.
Gratteri ha anche criticato le attuali politiche educative, evidenziando un declino nella qualità dell’istruzione e suggerendo che la scuola dovrebbe offrire esperienze più concrete e significative, come il dialogo con persone in comunità terapeutiche. Ciò potrebbe contribuire a formare una coscienza sociale più profonda nei giovani.
Inoltre, ha espresso preoccupazione per la tendenza di alcune scuole a diventare “progettifici”, concentrando gli sforzi su eventi spettacolari piuttosto che su iniziative educative sostanziali. Sottolinea l’importanza di una scuola a tempo pieno che offra alternative culturali alle narrazioni spesso violente delle fiction televisive.