Gramellini e la storia di Franco “bidello eroe”: “La scuola lo applaude, lui è riuscito a salvare una vita come non riuscì 4 anni fa”

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In una scuola di Nizza Monferrato, un evento drammatico rischiava di tramutarsi in tragedia. Una sedicenne era sospesa pericolosamente dal cornicione del secondo piano.

Malgrado gli sforzi di un’insegnante per tenerla su, la situazione era critica. È in questo scenario d’angoscia che fa la sua comparsa Franco, il bidello.

La sua storia è raccontata da Massimo Gramellini, nel suo editoriale su In Altre Parole, la trasmissione che conduce su La 7.

Franco non è un semplice bidello. Ogni mattina, quando la ragazza arriva a scuola, le chiede come sta. Lei risponde “Bene”, ma i suoi occhi dicono altro. Franco, sensibile a queste sfumature, si è sempre interrogato sul suo malessere.

La vista della ragazza in pericolo riporta Franco a un momento doloroso del suo passato: la perdita di un giovane in un incidente stradale, nonostante i suoi tentativi di rianimarlo. Quel fallimento pesa ancora su di lui, alimentando il suo bisogno di non sbagliare questa volta.

Nel momento cruciale, la cintura dei pantaloni della ragazza cede. Franco, con un misto di coraggio e istinto, si mette sulla traiettoria della caduta. Sentendo il peso della studentessa, allarga le braccia e rotola a terra con lei, salvandole entrambi la vita.

Mentre la scuola intera applaude e lo acclama come un “eroe”, Franco sente un peso sollevarsi dal cuore. Imbarazzato dai complimenti, lascia sfuggire un sospiro di sollievo: “Forse questa notte riuscirò finalmente a dormire.”

Questo atto di coraggio ha non solo salvato una vita ma anche liberato Franco dai suoi demoni interiori. È un promemoria potente di come un istante possa cambiare la vita, non solo di chi viene salvato, ma anche di chi salva.

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