Graduatorie terza fascia ATA, Mileto (Gilda): “La laurea dovrebbe valere più di 2 punti. Tanti collaboratori scolastici laureati per fame di lavoro”
Si avvicina l’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia. Le domande, ipoteticamente, potranno essere presentate tra maggio e giugno. Le graduatorie avranno validità dall’anno scolastico 2024-25 e resteranno in vigore fino al 2027. Terza fascia e non solo sono stati oggetto oggi di una diretta con Michele Mileto, rappresentante della Gilda Unams.
Tra le questioni affrontate durante la diretta, anche una particolarmente interessante e che è stata al centro di discussione più volte: la valutazione della laurea nelle graduatorie ATA, nonché i tanti laureati che ormai lavorano come ATA nelle scuole spesso per mancanza di lavoro in altri settori.
La laurea non è titolo di accesso, tranne per il profilo dell’infermiere, nelle graduatorie ATA di terza fascia, ma può dare due punti aggiuntivi (almeno fino al bando 2021) ai profili dell’assistente amministrativo, tecnico, cuoco e infermiere.
Non conta il voto e si valuta un solo titolo. Se ad esempio un aspirante ha sia la laurea triennale che la magistrale gli vengono comunque attribuiti due punti.
Tra i corridoi delle scuole abbondano, tuttavia, i collaboratori scolastici laureati. Ma per loro il titolo accademico vale zero come punteggio aggiuntivo, si valuta solo il titolo di accesso richiesto per il profilo.
“Cambierei il sistema: una laurea dovrebbe valere molto più di due punti per gli amministrativi. E penso a quanti collaboratori scolastici ci sono a scuola per fame di lavoro” – evidenzia Mileto.
Mileto trova ingiusto che una laurea valga più o meno quanto un corso di dattilografia e una certificazione informatica, perché “per una laurea servono anni di studio“. La questione, promette Mileto, sarà portata ai tavoli di discussione sulle graduatorie.
Rivedi la diretta del 27 febbraio con Mileto