Graduatorie: L’Italia è un Paese emblematico

Di Lalla
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inviato da Pietro Luigi Aquino – Emblematico. L’Itaia è un Paese emblematico. Si preprarano i festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma a molti esponenti politici, deputati della Repubblica italiana, ciò pare non interessare. In un Paese in cui il Diritto, quello con la "D" maiuscola, pare calpestato ogni giorno, è emblematico che non il bene comune, ma le liti da condominio siano fomentate. Un caso su tutti: la gestione delle graduatorie ad esaurimento degli insegnanti precari.

inviato da Pietro Luigi Aquino – Emblematico. L’Itaia è un Paese emblematico. Si preprarano i festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ma a molti esponenti politici, deputati della Repubblica italiana, ciò pare non interessare. In un Paese in cui il Diritto, quello con la "D" maiuscola, pare calpestato ogni giorno, è emblematico che non il bene comune, ma le liti da condominio siano fomentate. Un caso su tutti: la gestione delle graduatorie ad esaurimento degli insegnanti precari.

Nel 2009 una norma voluta da Mariastella Gelmini permise a tutti gli insegnanti, provvisti di abilitazione all’insegnamento, di inserirsi in ulteriori tre provincie, oltre a quella di appartenenza già scelta nel 2007; tuttavia in queste ulteriori tre provincie i docenti candidati si sarebbero collocati in coda agli iscritti nel 2007. In altre parole non veniva rispettato il punteggio maturato negli anni scolastici pregressi, così nella graduatoria di Milano, ad esempio, il docente X con 20 punti, inseritosi nel 2007, precedeva il docente Y, proveniente da Napoli, che tuttavia di punti ne aveva accumulati 120! E’ emblematico. Valeva in altre parole la tanto sbandierata territorialità cui va fiera la Lega nord.

Molti docenti, a quel punto, hanno presentato ricorso al TAR del Lazio, competente in materia. Il Tribunale amministrativo diede ragione ai ricorrenti, ma fece anche di più: inviò la norma che prevedeva l’accodamento dei docenti, inseriti non rispettando il punteggio, alla Corte Costituzionale. La Consulta il 9 febbraio 2011 esprime il suo parere: le graduatorie di "coda", in cui era collocato il docente Y, sono incostituzionali poichè violano l’articolo 3 della Costituzione (articolo che sancisce ugugaglianza di tutti i cittadini sul territorio nazionale).

A quel punto a molti parve che la contesa sulle graduatorie fosse finita; si era ristabilito un principio chiaro e semplice: un docente che da sud va a nord, o viceversa, mantiene gli stessi titoli e gli stessi punteggi poichè valgono allo stesso modo su tutto il territorio nazionale.

E invece, si apprende che con un gioco di prestigio, degno di mago Zurlì, la Lega nord, nella giornata di venerdì 11 febbraio 2011, fa spuntare un emendamento al decreto Milleproroghe, che sarà discusso e votato in Aula la prossima settimana, in cui si afferma che le attuali graduatorie saranno "congelate" fino al 31 agosto 2012. In altre parole non si permetterà al docente Y, sopra citato, di inseririsi con il suo giusto punteggio nella graduatoria di Milano, poichè appunto proveniente da Napoli!

E’ emblematico, dicevo, che in un Paese di Diritto lo stesso Diritto sia ridotto al diritto della prevaricazione e dello stravolgimento della Costituzionalità.

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