Graduatorie: il MIUR viola la legge

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red – L’On Zazzera, Capogruppo in Commissione Cultura della Camera di Italia dei Valori, torna sulla questione legata all’inserimento di nuovi abilitati nelle graduatorie ad esaurimento: "I diritti ormai vengono difesi dai tribunali. Una recente sentenza del Tribunale del lavoro di Foggia ha scritto nero su bianco che il Ministero della Pubblica Istruzione è fuorilegge sul reinserimento nelle GAE dei docenti esclusi, un fatto davvero incredibile. C’è voluta una pronuncia del giudice del lavoro per chiarire ancora una volta la questione".

red – L’On Zazzera, Capogruppo in Commissione Cultura della Camera di Italia dei Valori, torna sulla questione legata all’inserimento di nuovi abilitati nelle graduatorie ad esaurimento: "I diritti ormai vengono difesi dai tribunali. Una recente sentenza del Tribunale del lavoro di Foggia ha scritto nero su bianco che il Ministero della Pubblica Istruzione è fuorilegge sul reinserimento nelle GAE dei docenti esclusi, un fatto davvero incredibile. C’è voluta una pronuncia del giudice del lavoro per chiarire ancora una volta la questione".

"E’ emerso – aggiunge Zazzera – che il Ministero, attraverso un provvedimento assolutamente illegittimo (d.m. 44 del 2011) ha negato l’accesso in GAE agli esclusi che hanno presentato richiesta di reinserimento, secondo quanto previsto dalla legge. Ovvero, con norma di rango inferiore il Ministero è entrato in contrasto con la normativa di riferimento (leggi 124 del 99 e 143 del 2004) che consentono ai docenti di ripresentare domanda entro un preciso termine, con il recupero del punteggio maturato all’atto della cancellazione. Sulla questione che a nostro avviso è gravissima – conclude Zazzera – ho presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro di chiarire la vicenda e come intenda evitare di sovraccaricare il sistema giustizia con ulteriori sopravvenienze che certamente, dopo questa importante pronuncia di Foggia, molti docenti saranno costretti ad attivare per tutelare i propri diritti".

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