Graduatorie GPS, tre livelli di controllo. Il risultato è: convalida, rettifica punteggio oppure esclusione

GPS Graduatorie provinciali e di istituto per le supplenze valide per il biennio 2020/21 e 2021/22: a regolarle l’OM n. 60/2020. Si susseguono di giorno in giorno le pubblicazioni nei siti degli Uffici Scolastici: il lavoro di verifica di titoli e punteggi arriva a termine, ad andar ben, quasi in coincidenza con le vacanze pasquali. Un mega aggiornamento delle graduatorie, che ha lasciato l’amaro in bocca per la modalità di assegnazione delle supplenze, viziata da attribuzione a volte falsata dei punteggi.
Il controllo dei punteggi in graduatoria vede tre step
- controllo degli Uffici Scolastici con l’ausilio delle scuole per la pubblicazione delle graduatorie
- controllo da parte dell’istituzione scolastica da cui il docente ha ricevuto e accettato proposta di supplenza
- convalida da parte dell’ufficio Scolastico ai fini della costituzione dell’Anagrafe nazionale docenti
Controllo dopo il 6 agosto
Pochissimo tempo per controllare migliaia di domande: inevitabilmente la pubblicazione delle graduatorie, avvenuta nei primi giorni di settembre, ha provocato malumori e tensioni.
Controllo da parte dei Dirigenti Scolastici
I docenti che ottengono una supplenza vengono sottoposti al controllo capillare del punteggio, come previsto dall’art. 8 comma 7 dell’OM 60/2020
Convalida punteggi da parte dell’Ufficio Scolastico
E’ l’ultimo step, previsto dall’art. 8 comma 8 dell’OM n. 60/2020.
“In caso di esito negativo della verifica, il dirigente scolastico che ha effettuato i controlli comunica all’Ufficio competente la circostanza, ai fini delle esclusioni di cui all’articolo 7, commi 8 e 9, ovvero ai fini
della rideterminazione dei punteggi e delle posizioni assegnati all’aspirante; comunicazione delle determinazioni assunte è fatta anche all’interessato. Restano in capo al dirigente scolastico che ha
effettuato i controlli la valutazione e le conseguenti determinazioni ai fini dell’eventuale responsabilità penale di cui all’articolo 76 del citato DPR 445/2000”;
Che cos’è l’Anagrafe nazionale docenti
La procedura telematica permetterà di archiviare i dati degli aspiranti docenti nell’anagrafe telematica nazionale dei docenti, voluminoso e costoso database nazionale, già previsto nel 2011 dall’allora ministro del MIUR Maria Stella Gelmini, che aveva avuto non pochi detrattori e il cui progetto era stato momentaneamente accantonato, ma che ultimamente sembra aver risvegliato l’interesse da parte del dicastero. Approfondisci