Graduatorie GPS 2024: sanzioni e algoritmo non cambieranno. Procedura online, fuori se non si “indovina” la sede

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Graduatorie GPS: la riapertura e l’aggiornamento è previsto in primavera, il mese potrebbe essere quello di aprile. Si tratterebbe di una anticipazione rispetto al 2022, che permetterebbe di controllare per un numero maggiore di aspiranti almeno il titolo di accesso, evitando di dover interrompere alcuni contratti in corso di supplenza. Supplenza per ottenere la quale bisognerà presentare una seconda domanda in estate, come ormai stabilito da tre anni. Ma non mancano le problematiche.

Le novità delle GPS biennio 2024/26

Quelle positive sono soprattutto nei titoli di accesso per la seconda fascia, aperta ai laureandi in Scienze della formazione primaria dal terzo anno in poi con 150 CFU e solo la laurea comprensiva dei CFU per l’accesso alla classe di concorso per la scuola secondaria primo e secondo grado.

Previsto l’inserimento con riserva per gli specializzandi TFA sostegno e futuri abilitandi ma il titolo dovrà essere conseguito entro il 30 giugno 2024 per poter essere inseriti in prima fascia già dall’anno scolastico 2024/25.

Scompare il tradizionale sistema MAD, sostituito dagli interpelli che permettono ai docenti di candidarsi nelle scuole in cui effettivamente è necessaria una supplenza. Miglioramenti solo per il sostegno, perchè i docenti potranno candidarsi per tutti gli interpelli, mentre per il posto comune rimane sempre il vincolo legato all’inserimento in GPS.

Criticità da segnalare relativamente alla data di scadenza per la presentazione della domanda: se troppo anticipata, alcuni docenti non potranno conseguire il massimo punteggio per il 2022/23 ma soprattutto alcuni docenti non conseguiranno i 180 giorni di servizio utili per la terza annualità sostegno che permette l’inserimento in II fascia GPS sostegno.

Sanzioni

Rimangono invariate anche per il prossimo biennio.

Algoritmo

Per partecipare alle supplenze da GaE e GPS per l’anno scolastico 2024/25, bisognerà presentare in estate un’altra domanda.

In questa domanda, senza probabilmente conoscere le effettive disponibilità (come già accaduto negli anni precedenti) bisognerà indicare le proprie preferenze (max 150 tra scuole, comuni, distretti).

Verificata la disponibilità e le domande presentate, l’Ufficio Scolastico avvia un turno di nomina. Se il docente che partecipa al turno di nomina ha inserito tra le sue preferenze quelle disponibili e queste sono disponibili per scorrimento, il docente ottiene la supplenza al 31 agosto o 30 giugno 2025.

La mancata indicazioni di alcune sedi fa sì che gli aspiranti siano considerati rinunciatari per quelle sedi non espresse, qualora al proprio turno di nomina, non ottengano la supplenza, proprio perché non hanno indicato tutte le sedi.

La procedura di assegnazione degli incarichi si articola dunque nelle seguenti fasi:

  • Gli aspiranti presentano l’istanza indicando le sedi desiderate indipendentemente dalla presenza o meno di disponibilità.
  • Gli Uffici, attraverso il sistema informativo, indicano il numero di posti disponibili in ogni istituzione scolastica, distinto per tipologia di posto e classe di concorso.
  • Gli Uffici verificano le istanze presentate e con la procedura automatizzata, assegnano gli aspiranti alle singole istituzioni scolastiche sulla base della posizione rivestita in graduatoria, tenendo conto dell’ordine delle preferenze espresse. In caso di preferenze sintetiche (comuni o distretti), l’ordine di preferenza delle istituzioni scolastiche all’interno del comune o del distretto è effettuato sulla base dell’ordinamento alfanumerico crescente del codice meccanografico.
  • Gli Uffici comunicano ai docenti e alle scuole interessate gli esiti dell’individuazione.

Cosa è accaduto nel 2023/24

Da una parte c’è la normativa, che ha un suo senso ed è stata sicuramente pensata per rendere efficiente il sistema e assicurare la presenza dei docenti in classe fin dal primo giorno delle attività didattiche dell’anno scolastico considerato.

Di conseguenza alcuni Uffici Scolastici hanno avviato i primi turni di nomina a fine agosto, per permettere la presa di servizio già dal primo settembre. Unico inconveniente: i posti disponibili nel primo o comunque nei primi turni erano una minima parte rispetto a quelli che poi sarebbero stati assegnati nei turni successivi, per cui i candidati con punteggio maggiore in graduatoria paradossalmente sono stati considerati rinunciatari perchè non avevano indicato le preferenze disponibili al primo turno.

Questione di fortuna.

Ma certamente ridurre a un incontro probabilistico tra domanda e offerta la possibilità di avere una supplenza lascia l’amaro in bocca.

Sulla questione, ci auguriamo, ci saranno dei miglioramenti nella gestione della procedura.

La rassicurazione proviene dalla dott.ssa Palumbo Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione” Gli errori che, inevitabilmente, ci possono essere stati in qualche caso nella gestione di un così rilevante numero di posizioni sono da ricondurre prevalentemente alla non completa ricognizione delle sedi disponibili da parte delle scuole e dei nostri Uffici o al non tempestivo aggiornamento delle stesse, come pure possono ricondursi all’incompleta o erronea espressione delle preferenze da parte dei candidati al momento della compilazione delle domande.

Quindi, accanto a ulteriori migliorie che la tecnologia ci consentirà di introdurre alle due piattaforme informatiche, dovremo anche migliorare la gestione delle tempistiche delle operazioni per ridurre la possibilità di errori e permettere l’esatta ricognizione delle disponibilità non assegnate a vantaggio delle fasi successive, ma non potremo certo abbandonare una strada che ci ha consentito di avviare l’anno scolastico regolarmente per rendere effettivo, sin dai primi giorni di lezione, il diritto allo studio dei nostri alunni e studenti.” Supplenze 2023, sono 160mila le nomine effettuate. Ministero difende algoritmo e spiega a Orizzonte Scuola: “Miglioreremo tempistiche e comunicazione dei posti”

Ci sarà ancora modo e tempo per ragionare su questi argomenti.

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali)

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