Graduatorie ATA terza fascia: non si decade e si continua a lavorare, ma necessario conseguire la certificazione informatica entro un anno da nuovo CCNL

Nel 2024 è previsto l’aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia. Il nuovo bando è particolarmente atteso per via delle novità in arrivo dal nuovo CCNL 2019-21 di cui è attesa la firma definitiva nei prossimi mesi, forse a novembre. La certificazione informatica sarà requisito d’accesso al pari del titolo di studio, ad eccezione del profilo del collaboratore scolastico.

Durante la diretta del 6 settembre, con Anna Maria Santoro della Flc Cgil, si è affrontata anche la questione del passaggio alla nuova normativa per gli aspiranti che sono attualmente inseriti in graduatoria di terza fascia.

Come scritto nell’ipotesi di CCNL:

I dipendenti inseriti nelle graduatorie di circolo e di istituto di III fascia che non siano in possesso del titolo di studio per l’accesso dall’esterno previsto dal nuovo ordinamento e non abbiano maturato neanche un giorno di supplenza decadono dalle graduatorie.

In ogni caso, i dipendenti inseriti nelle graduatorie di circolo e di istituto di III fascia che non siano in possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione informatica, se prevista come requisito di accesso dal nuovo
ordinamento dovranno acquisirla entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente Capo, decorso il quale essi decadono dalle graduatorie stesse.

Chi è inserito in terza fascia e non è in possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale dovrà procurarsela entro i termini previsti dal bando. Coloro che invece sono inseriti in terza fascia e hanno lavorato almeno un giorno hanno tempo fino a un anno dalla sottoscrizione definitiva del CCNL.

Lo ha spiegato Santoro anche attraverso un esempio: “Se il contratto verrà sottoscritto in via definitiva il 10 novembre, entra in vigore l’11 novembre, data di pubblicazione del CCNL in Gazzetta, si avrà un anno di tempo per prendere la certificazione. Nel frattempo l’interessato potrà continuare a lavorare. Il contratto ha pensato a una norma di salvaguardia per chi è già nel sistema scuola“.

La diretta del 6 settembre

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Pubblicato in ATA
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