Graduatorie ATA, il DL PA riconosce servizio figurativo per raggiungere i 24 mesi. Caso (M5S): “Ristabilita l’equità”

Approvato l’emendamento al Decreto PA che attribuisce giorni figurativi ai fini del raggiungimento dei 24 mesi di servizio necessari per partecipare alle graduatorie ATA di prima fascia.
Il provvedimento consente a numerosi lavoratori del comparto di accedere alle graduatorie riservate, sanando una disparità rispetto a chi aveva già beneficiato del medesimo riconoscimento l’anno precedente.
Il testo dell’emendamento
Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:
6-bis. All’articolo 29, comma 4, quinto periodo, del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95, le parole: «per l’anno scolastico 2024/2025» sono soppresse.
In particolare, l’emendamento riguarda la possibilità di considerare valido anche il servizio prestato a partire dal 16 aprile 2024 fino alla stipula effettiva dei contratti, ai soli fini della partecipazione ai bandi per la costituzione delle graduatorie provinciali ATA. Finora, tale possibilità era stata riservata soltanto per le graduatorie dell’anno scolastico 2024/2025.
Eliminando il riferimento all’anno scolastico, il decreto PA amplia la platea di lavoratori che si vedranno riconosciuti, in maniera figurativa, i giorni di servizio prestati per il raggiungimento dei 24 mesi necessari.
Una risposta a una discriminazione
Il deputato Antonio Caso, capogruppo M5S in Commissione Cultura, ha commentato positivamente l’approvazione della misura. Secondo Caso, l’emendamento (a firma M5S) rappresenta un passo verso l’equità, sanando così “una discriminazione che si era creata tra chi lo scorso anno ha beneficiato del riconoscimento dei giorni ai fini della graduatoria e chi, pur maturando oggi i requisiti, ne restava escluso”.
La norma estende quindi la parità di trattamento tra lavoratori, indipendentemente dal periodo in cui maturano l’anzianità necessaria.
Pur accogliendo con soddisfazione il risultato, Caso ha sottolineato la necessità di un ripensamento strutturale del ruolo del personale ATA. “Per noi resta un organico fondamentale – ha dichiarato – costantemente mortificato da un Governo che continua a ignorarne il valore e il ruolo nelle scuole italiane”.