Graduatoria interna di istituto, perché punteggio ai docenti tutor e orientatore e non ai coordinatori di classe, ai referenti di sede …?

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Graduatorie interne di istituto e mobilità nel nuovo CCNI 2025/28: da quello che è emerso dalla trattativa sindacale ancora in corso, uno degli elementi di novità nelle tabelle di valutazione dei titoli potrebbe essere il punteggio aggiuntivo riconosciuto ai docenti che hanno svolto il ruolo di tutor o orientatore sulla base del Decreto n. 63 del 5 aprile 2023.

Il punteggio è stato proposto dall’Amministrazione sulla base della direttiva pensata dal Ministro Valditara all’indomani della pubblicazione del decreto che istituiva le figure di docente tutor e docente orientatore, quindi aprile 2023.

Tuttavia nell’anno scolastico 2024/25 non si è avuto il rinnovo del CCNI, che dovrebbe invece avvenire nelle prossime settimane e contenere, appunto, questa novità.

Precisiamo che alla data in cui scriviamo non sappiamo quale, in definitiva, sarà numericamente il punteggio assegnato. Sappiamo che la proposta del Ministero sarebbe, forse, di 6 punti.

Comunque, ci sembra di capire, una proposta che se inserita senza smussature potrebbe portare anche a capovolgimenti delle graduatorie del precedente anno scolastico. Tutto da verificare sugli effettivi punteggi, al momento si riflette in astratto della correttezza o meno della previsione di un punteggio. ù

Perchè sì al punteggio per docente tutor e orientatore e no al docente coordinatore di classe, referente di sede…. ?

Ecco la riflessione di una nostra lettrice ma sappiamo che essa riflette tante delle conversazioni di questi giorni nelle sale insegnanti, nelle chat di scuola, ma anche al fuori perché la scuola e le sue problematiche non si esauriscono nell’orario di servizio.

“Desidero sottoporre alla Vostra attenzione una riflessione riguardante l’attribuzione di punteggi ai tutor scolastici nelle graduatorie interne e per la mobilità proposti dal Ministero. Sebbene tale scelta possa essere motivata dall’intento di valorizzare il ruolo del tutor, ritengo che essa rischi di generare una disparità rispetto ad altri incarichi fondamentali che contribuiscono al buon funzionamento della scuola, senza ricevere alcun riconoscimento analogo.

Sono infatti numerosi i docenti che, con grande responsabilità, ricoprono ruoli cruciali come i sostituti dei dirigenti scolastici, i referenti di sede, le funzioni strumentali, i coordinatori di classe e molti altri. Questi incarichi, pur richiedendo competenze specifiche, impegno straordinario e dedizione, non ottengono alcun punteggio aggiuntivo nelle graduatorie interne o per la mobilità.

Questo squilibrio rischia di minare la percezione di equità e il riconoscimento del valore del lavoro svolto da tanti docenti che contribuiscono in modo determinante al successo della scuola.

Suggerirei, pertanto, di riconsiderare l’attribuzione del punteggio, estendendo un eventuale riconoscimento anche ad altre figure che, con pari impegno e responsabilità, permettono alla scuola di funzionare efficacemente. In alternativa, potrebbe essere opportuno rinunciare del tutto all’assegnazione di un punteggio per il ruolo di tutor, al fine di evitare che questa misura venga percepita come una valorizzazione esclusiva.

Alla luce di queste considerazioni, mi trovo a riflettere profondamente sull’opportunità di continuare a ricoprire ruoli ulteriori rispetto a quello di docente. Ritengo infatti che il mio contributo debba essere inquadrato esclusivamente in ruoli formalmente riconosciuti anche in termini di punteggio, come quello del tutor scolastico, affinché vi sia una corrispondenza chiara tra l’impegno richiesto e il riconoscimento ricevuto.”

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