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Graduatoria Concorso Navigator: candidati con figli dovrebbero avere la precedenza sui più giovani?

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Nella graduatoria per l’ammissione alla prova del concorso e la selezione dei candidati navigator il criterio anagrafico è legittimo? Chi ha figli a carico dovrebbe avere la precedenza?

Nel bando Anpal per navigator, così come anche in quello del tfa per il sostegno, si fa riferimento solo al criterio di minore età.  Io però ho trovato il riferimento legislativo che vi ho riportato qui di seguito in cui si evidenzia la prevalenza del possesso di figli a carico: qual è il vostro parere?”

Riportiamo il quesito di cui sopra perché ci offre uno spunto di riflessione interessante che potrebbe aprire la porta a ricorsi su alcuni bandi di concorso, tra cui appunto quello Anpal per la figura di navigator, già al centro di numerose polemiche in merito ai titoli di ammissione. Ma nel mirino potrebbe finire anche il bando tfa per il sostegno. A quale fonte legislativa fa riferimento la lettrice?

La priorità di chi ha figli nelle graduatorie concorso

Oltre alla riserva di posti nei concorsi pubblici, il comma 4 art. 5 del DPR 487/1994 (e successive modifiche e integrazioni), prevede i cd titoli di preferenza (che riguardano ANCHE i disabili ma non solo e, quindi, non vanno confusi con la quota d’obbligo disabili iscritti alle liste speciali).

Le categorie di cittadini che, a parità di merito e di titoli, devono avere preferenza nelle graduatorie di concorsi e selezioni pubbliche sono:

  1. insigniti di medaglia al valor militare;
  2. ex combattenti mutilati ed invalidi di guerra;
  3. mutilati ed invalidi per evento bellico;
  4. mutilati ed invalidi in servizio anche nel settore privato;
  5. orfani di guerra;
  6. orfani dei caduti a causa di guerra,
  7. orfani dei caduti per servizio sia nel settore pubblico che privato,
  8. feriti in combattimento;
  9. insigniti di croce di guerra o altro riconoscimento di merito di guerra,  nonché i capi di famiglia numerose;
  10. figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;
  11. figli dei mutilati e degli invalidi a causa di guerra;
  12. figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
  13. genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli vedovi o  non sposati dei caduti in guerra;
  14. genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle e i fratelli  vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;
  15. genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico o privato;
  16. coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti;
  17. chi ha prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per un periodo non inferiore ad un anno, nell’amministrazione che ha indetto il concorso;
  18. persone con figli a  carico (indipendentemente dal fatto che siano o no coniugate);
  19. invalidi e mutilati civili;
  20. militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.

La preferenza è da accordarsi in ordine gerarchico sulla base dell’elenco appena visto.

A parità di merito e di titoli la precedenza è determinata: 

  1. dal numero di figli a carico, a prescindere dal fatto che il candidato sia sposato o meno;
  2. dall’aver prestato lodevole servizio presso una pubblica amministrazione;
  3. dalla maggiore età (l’art. 3 della L. 127 del 1997 lo ha sostituito poi con “minore età“).

Graduatoria navigator: è legittimo dare precedenza al candidato più giovane?

L’articolo 8 del bando Anpal Navigator prevede quello anagrafico come criterio di preferenza in graduatoria, a parità di punteggio e di voto di laurea. Si legge infatti espressamente che

“Superano la prova i candidati che abbiano ottenuto il punteggio minimo di 60/100.
Risultano Vincitori i primi in graduatoria per ogni provincia in ordine di punteggio, fino alla
concorrenza delle posizioni disponibili.
In caso di parità verrà preferito il candidato con il miglior voto di laurea.
In caso di ulteriore parità verrà preferito il candidato più giovane di età”.

Per fornire interpretazione al dubbio della lettrice riportiamo anche la sentenza del Tar del Lazio n. 6681 del 14 giugno 2018.

Il collegio laziale aveva rigettato il ricorso proposto perché mancavano due condizioni di applicabilità: sussistenza dei requisiti al momento della domanda e termine perentorio e decadenziale di 15 giorni. Tuttavia in linea generale confermava l’applicabilità dei titoli di preferenza (comma 4) e, nell’ordine in caso di parità, di quelli di precedenza (comma 5).

Se sussistono tutte le condizioni di applicabilità quindi le considerazioni della lettrice potrebbero essere fondate e condivisibili. Facciamo presente che abbiamo provato a contattare l’Anpal sull’argomento chiedendo chiarimenti via email. Saremo quindi lieti di pubblicare eventuali comunicazioni ufficiali che dovessero pervenire o esperienze e testimonianze dirette di altri utenti informati sulla questione.

 

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