GPS, ho un contratto fino al 30 giugno o 31 agosto. La supplenza sarà “mia” anche il prossimo anno scolastico?

GPS graduatorie provinciali e di istituto per le supplenze: dopo i controlli a tre livelli attivati quest’anno che dovrebbero interessare tutti i 213.000 contratti stipulati, lo scorrimento del prossimo anno scolastico dovrebbe essere più lineare e provocare un numero minore di rescissioni di contratto, nonché operazioni più snelle per le segreterie.
Una nostra lettrice chiede
“sono stata convocata da gps per sostituire un’insegnante che ha vinto un concorso all’università e che sarà in aspettativa per tre anni. Ho un contratto fino al 30 giugno 2021. Dopo tale data sarò sempre io la destinataria di questa supplenza o verranno fatte nuove convocazioni per il nuovo anno scolastico?”
La risposta è: no, non c’è un automatismo. Non sarà possibile estendere la proroga della supplenza al prossimo anno scolastico. Sarà invece possibile che, per circostanze fortuite e contingenti, la supplenza sarà assegnata nuovamente allo stesso docente.
GPS: supplenze al 31 agosto e 30 giugno
Dalle GPS di prima e seconda fascia vengono attribuite le supplenze al 31 agosto e 30 giugno, eventualmente rimaste libere dopo le convocazioni per le immissioni in ruolo.
Cattedre al 31 agosto: la cattedra sarà resa disponibile per le operazioni di mobilità o immissioni in ruolo. Solo se non dovesse essere occupata potrà essere data a supplenza
Cattedre al 30 giugno: sono cattedre costituite in organico di fatto, e come tali hanno già un titolare che per l’anno scolastico in considerazione non insegna e su cui quindi bisogna assegnare una supplenza. E’ il caso della collega, che sostituisce una docente a tempo indeterminato che per tre anni usufruirà di aspettativa e quindi la sua cattedra, per tre anni, sarà una supplenza al 30 giugno.
La supplenza non potrà essere rinnovata in automatico.
In ogni caso bisognerà pubblicare le nuove GPS dell’anno scolastico 2021/22 e poi scorrerle per l’assegnazione di quella cattedra. Se quando arriverà il suo turno, la cattedra sarà ancora libera, la collega potrà accettarla.
L’assegnazione delle supplenze è scevro da qualsiasi meccanismo di continuità didattica, ogni anno si “riparte da zero”.