GPS 2024, incontro politico al Ministero: Flc Cgil contesta l’ordinanza ministeriale e annuncia mobilitazione

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Il 15 maggio si è tenuto un confronto politico tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali sull’ordinanza di aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS).

L’incontro, richiesto dai sindacati, si è reso necessario dopo che era stato prospettato l’inserimento “a pettine” in prima fascia di coloro che intendono accedere ai corsi abilitanti ma, a causa dei ritardi nell’avvio dei percorsi, non potranno completarli entro il 30 giugno.

La posizione della FLC CGIL

Durante l’incontro, la FLC CGIL ha chiesto al Ministero di trovare soluzioni che garantiscano una gestione equilibrata delle posizioni dei lavoratori coinvolti. Il sindacato ritiene che solo l’istituzione di una fascia aggiuntiva, sia per i docenti prossimi a intraprendere un percorso di abilitazione che per gli abilitati e specializzati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, eviterebbe di danneggiare coloro che saranno inseriti a pieno titolo nella prima fascia delle GPS.

La FLC CGIL ha sottolineato le gravi responsabilità dei Ministeri dell’Università e dell’Istruzione per il ritardo nell’avvio dei percorsi abilitanti e l’inadempienza rispetto al riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero. Questi ritardi non possono determinare conflitti tra i lavoratori e gravare sulla gestione delle graduatorie.

Il sindacato ha inoltre avanzato la richiesta di attribuire anche agli insegnanti tecnico pratici (ITP) i punteggi riconosciuti agli altri docenti per il superamento delle procedure concorsuali e dei percorsi abilitanti, e di tutelare la posizione degli idonei dei concorsi ordinari 2020.

La risposta del Ministero

Il Ministero ha comunicato l’intenzione di rivedere la proposta di inserimento con riserva di tutti gli aspiranti futuri abilitati, confermando che solo per coloro che conseguiranno il titolo entro il 30 giugno 2024 sarà possibile l’inserimento in prima fascia.

Quanto agli abilitanti/specializzandi all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, il Capo di Gabinetto ha riaffermato la decisione di un inserimento “a pettine” con diritto alla stipula di contratti a tempo determinato.

Possibile mobilitazione e ricorsi

La FLC CGIL ha espresso un giudizio del tutto negativo sulla gestione delle procedure di formazione iniziale e di reclutamento da parte dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Università. Il sindacato ha ribadito la netta contrarietà rispetto alla scelta di assegnare i contratti a tempo determinato ai docenti in attesa di riconoscimento formale del titolo conseguito all’estero e ha rilanciato la necessità di investimenti sul sistema di formazione in ingresso.

Al fine di ripristinare un sistema di regole certe e trasparenti, la FLC CGIL intende avviare un percorso di mobilitazione, senza escludere l’eventuale ricorso alle vie legali, impugnando l’ordinanza qualora vengano confermate le criticità emerse.

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