Governo in prima linea sullo stato delle misure di attuazione del PNRR, Anief: avere cancellato proprio ora 40 mila docenti e Ata è un insulto alla logica

Sui finanziamenti del Pnrr il Governo spinge sull’acceleratore: all’indomani dell’approvazione definitiva del Decreto PNRR, stamane il Ministro per Affari Europei, il PNRR, il Sud e la Politica di coesione, Raffaele Fitto, ha fatto il punto della situazione con il vice presidente e Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, con il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, con il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e con il Ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.
Il fine rimane quello delle verifiche di tutti gli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2022 da parte della Commissione europea e al perfezionamento di richiesta della terza rata del PNRR e di quelli in scadenza al 30 giugno 2023.
“Auspichiamo fortemente che l’azione del Governo possa salvaguardare la scuola e l’istruzione in generale – ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , per questo abbiamo bene accolto l’iniziativa del ministro Valditara di presentare al Cdm un Piano per la semplificazione per liberare la scuola dai lacci burocratici perché possa concentrarsi sulla sua missione educativa. Allo stesso tempo, però, chiediamo più forte di prima la conferma nelle scuole dell’organico aggiuntivo di personale docente e amministrativo di 40 mila unità introdotto nel biennio 2021-2022 e quest’anno inaspettatamente sottratto: lo riteniamo un insulto alla logica, perché si tolgono risorse umane preziose proprio nel periodo in cui ci si accinge ad eseguire tutti i progetti e gli obiettivi, da concludere entro il 2026, attraverso gli importanti finanziamenti della Commissione europea: senza organico aggiuntivo – conclude Pacifico – l’obiettivo diventa difficile da raggiungere”.