Governo Draghi, in arrivo DPCM sui 60 cfu, si lavora su nuovo bonus 200 euro: gli ultimi aggiornamenti

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Il governo Draghi è al lavoro per il disbrigo degli affari correnti. La campagna elettorale è già iniziata. L’esecutivo tenta di stringere sui provvedimenti rimasti in sospeso, a partire dalle riforme richieste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dai decreti-legge da convertire.

Diversi i temi sul tappeto anche quelli che non riguardano direttamente la scuola, dalla riforma della giustizia fino alle norme per le semplificazioni fiscali. In arrivo, entro i primi di agosto, un nuovo decreto di sostegno a famiglie e imprese. Si tratta di un decreto Aiuti bis, un intervento per contenere il prezzo dell’energia e tagliare le bollette in un momento di difficoltà economica per il Paese.

Nuovo bonus 200 euro in arrivo?

Secondo le ultime indiscrezioni si lavorerebbe ad un nuovo bonus 200 euro. La misura, lo ricordiamo, riguarda attualmente pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi, co.co.co., lavoratori domestici e stagionali, disoccupati e beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Un contributo erogato per contrastare l’aumento dei prezzi e il caro energia che si rivolge a chi ha un reddito annuo fino a 35mila euro. L’idea del governo è quella di inserire anche tutte le altre categorie che erano rimaste ufficialmente fuori dal primo bonus. Attualmente, secondo le prime stime, il sostegno ha riguardato oltre 30 milioni di persone e pesa oltre 6 miliardi nelle casse dello Stato.

In arrivo DPCM sui 60 cfu

Tra i provvedimenti c’è anche la possibilità di emanare tutti i decreti legislativi attuativi di deleghe già approvate dal Parlamento, che è una quota parte importante dell’attuazione del Pnrr. Nelle prossime settimane sono in arrivo alcuni dei provvedimenti attuativi della riforma del reclutamento. Uno, il DPCM che perfeziona il percorso dei 60 cfu, è atteso entro il 31 luglio. Il DPCM dovrà definire il percorso formativo da 60 CFU/CFA. Il provvedimento dovrà essere emanato entro il 31 luglio. Il provvedimento definirà i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 crediti formativi universitari o accademici necessari per la formazione iniziale.

Entro il 31 luglio 2022 il provvedimento della presidenza del Consiglio dei Ministri definirà

  • i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa corrispondente a 60 CFU/CFA, di cui almeno 10 di area pedagogica, comprendente attività di tirocinio diretto e indiretto non inferiore a 20 CFU/CFA. Per ogni CFU/CFA di tirocinio, l’impegno in presenza nelle classi non può essere inferiore a 12 ore.
  • il numero di crediti universitari o accademici riservati alla formazione inclusiva delle persone con disabilità
  • la percentuale di presenza alle attività formative necessarie per l’accesso alla prova finale
  • le modalità di svolgimento della prova finale del percorso universitario e accademico, comprendente la prova scritta e orale

Il disbrigo degli affari correnti

Ecco cosa potrà fare l’esecutivo in carica per l’ordinaria amministrazione:

  1.  Il governo rimane impegnato nel disbrigo degli affari correnti, nell’attuazione delle leggi e delle determinazioni già assunte dal parlamento e nell’adozione degli atti urgenti, ivi compresi gli atti legislativi, regolamentari e amministrativi necessari per fronteggiare le emergenze nazionali, le emergenze derivante dalla crisi internazionale e la situazione epidemiologica da covid19. Il governo rimane altresì impegnato nell’attuazione legislativa, regolamentare e amministrativa del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del piano nazionale degli investimenti complementari (Pnc). Dovrà in ogni caso essere assicurata la continuità dell’azione amministrativa.
  2. Consiglio dei ministri: si procederà alla convocazione nel rispetto delle procedure stabilite dal relativo Regolamento e previa la consueta riunione preparatoria, nei limiti previsti dalla presente direttiva, nonché per l’approvazione degli atti urgenti, tra i quali vanno ricompresi sia quelli indicati al punto 1, che necessitino di un passaggio in Consiglio dei ministri, sia l’esame delle leggi regionali e provinciali, ai sensi dell’articolo 127 della costituzione, nonché le delibere da adottare relative a procedimenti amministrativi.
  3. Attività normativa: Il consiglio dei ministri non esaminerà nuovi disegni di legge, salvo quelli imposti da obblighi internazionali e comunitari, compresi quelli legati all’adozione del Pnrr e del Pnc. Qualora ricorrano i presupposti di cui all’articolo 77 della Costituzione, potrà procerdersi all’adozione di decreti-legge. Si provvederà agli adempimenti prescritti dalla Costituzione, dalla legge 400 del 1988 e dalle leggi di delega per l’approvazione, anche in esame preliminare, di decreti legislativi, compresi quelli previsti dal Pnrr e dal Pnc. Non saranno adottati regolamenti governativi o ministeriatli, salvo che la legge imponga termini per la loro emanazione o quest’ultima sia richiesta come condizione di rispetto degli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea o di operatività delle pubbliche amministrazioni, ovvero siano necessari per l’attuazione delle leggi già approvate dal Parlamento e per l’attuazione del Pnrr e del Pnc. Potranno, comunque, essere approvati i regolamenti per i quali risulti già in stato avanzato il procedimento di adozione. Resta subordinata all’assenso della Presidenza del Consiglio dei ministri l’emanazione di regolamenti, direttive o circolari ministeriali.
  4. Nomine: potrà procedersi soltanto a nomine, designazioni e proposte strettamente necessarie perché vincolate nei tempi da leggi o regolamenti, ovvero derivanti da esigenze funzionali, non procrastinabili oltre i termini di soluzione della crisi, per assicurare pienezza e continuità all’azione amministrativa. Ogni nuova iniziativa in merito dovrà essere preventivamente sottoposta all’assenso del presidente del consiglio al fine di assicurare uniformità di comportamenti. Ciascuno ministro dovrà curare che enti, aziende e società dipendenti, vigilati o direttamente controllati, si attengano agli anzidetti criteri anche per quanto riguarda le procedure. Il ministero dell’economia e delle finanze eserciterà i diritti di azionista nelle società partecipate, previo assenso del presidente del Consiglio. Resta salva l’autonomia di soggetti disciplinati da statuti o regole privatistiche che li sottraggano a direttive o a indirizzi di governo.
  5. Relazioni internazionali: le missioni all’estero dei componenti del governo saranno subordinate ad autorizzazione della presidenza del consiglio. E’ garantita la partecipazione italiana, anche a livello governativo, alle riunioni per Commissioni a livello tecnico e preparatorie di riunioni obbligatorie, nonché alle riunioni a livello ministeriale e ai vertici, previsti in sede di Unione europea e di organizzazioni internazionali incluse Onu, Nato, Ocse, Ince, di Consiglio di Europa e di G7 e G20. Saranno subordinate all’autorizzazione della Presidenza del Consiglio le missioni internazionali finalizzate a negoziati o alla firma di accordi internazionali anche correlati alla situazione di crisi internazionale e alle sue conseguenze.
  6. Lavori parlamentari: dovrà essere assicurata la partecipazione di rappresentanti di governo, in Assemblea e nelle Commissioni, per l’esame di disegni di legge di conversione di decreti legge e nelle altre occasioni in cui sarà richiesto dalle Camere. Le posizioni del governo saranno preventivamente concordate con il ministero per i Rapporti con il Parlamento

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