Governo Draghi, attesa per i sottosegretari: Gallo o Vacca per il M5S. Pittoni, Sasso o Borgonzoni per la Lega
Dopo il via libera del Parlamento, il governo Draghi è nel pieno delle sue funzioni. Manca, però, ancora un tassello per decollare: chiudere la partita dei sottosegretari.
Gli appetiti dei partiti devono essere soddisfatti e non sono escluse sorprese nelle prossime ore.
Draghi vuole chiudere al più presto, ma non è facile trovare la quadratura del cerchio, tra veti incrociati e compensazioni da effettuare.
Per l’Istruzione, ad esempio, con Patrizio Bianchi a capo del dicastero, difficilmente il Partito Democratico potrà ottenere il posto di vice ministro per Anna Ascani. Malgrado nella dicitura ufficiale esca “tecnico”, Bianchi è stato per oltre 10 anni assessore all’Istruzione in Emilia Romagna in una giunta di sinistra e lo stesso attuale ministro è stato più volte accostato ai dem.
Complicato che gli alleati di governo possa acconsentire a un ticket tutto democratico a Viale Trastevere.
Il Movimento Cinque Stelle, dopo l’addio di Lucia Azzolina tornata a fare la deputata, cerca un posto di sottogoverno: si candidano Luigi Gallo e Gianluca Vacca (che potrebbe andare anche ai Beni Culturali). Il Partito Democratico si gioca ancora la carta Anna Ascani, mentre la Lega può sfoderare un tris: Mario Pittoni (che rimane in pole), Rossano Sasso o Lucia Borgonzoni (che può andare anche alla Cultura). Anche Forza Italia si gioca una chance con Giuseppe Moles.
Appare improbabile che oggi si riesca a chiudere la partita con la nomina dei 42 sottosegretari, forse servirà qualche altra ora e non si può escludere che si possa arrivare a mercoledì. Dieci posti dovrebbero andare al M5S, 7-9 a Lega e Pd, 7 a Forza Italia, mentre per Leu, Maie, +Europa, centristi e Autonomie potrebbe esserci un solo posto.