Gotor. Assunzioni con un decreto. Se si perde altro tempo è a rischio inizio anno scolastico
"Nei giorni scorsi il presidente Renzi ha ammesso che sono stati commessi degli errori sulla scuola: è auspicabile che essi saranno corretti dal Senato perché nel mondo della scuola i malumori sono ancora troppi e il mancato confronto si è riflesso nel voto politico delle regionali, dove il Pd ha conseguito un risultato al di sotto delle aspettative". Lo afferma il senatore della minoranza Pd Miguel Gotor.
"Nei giorni scorsi il presidente Renzi ha ammesso che sono stati commessi degli errori sulla scuola: è auspicabile che essi saranno corretti dal Senato perché nel mondo della scuola i malumori sono ancora troppi e il mancato confronto si è riflesso nel voto politico delle regionali, dove il Pd ha conseguito un risultato al di sotto delle aspettative". Lo afferma il senatore della minoranza Pd Miguel Gotor.
Gotor, in un intervento pubblicato sul suo blog sull'Huffington post, si sofferma sui campi di intervento sui quali ci si può confrontare, dai poteri del preside ai finanziamenti, fino "all'allargamento della platea delle assunzioni anche alle graduatorie di merito per evitare l'ingiustizia di un ennesimo ope legis basato solo su criteri di anzianità". "Perdere altro tempo potrebbe pregiudicare l'inizio dell'anno scolastico – segnala – e dunque sarebbe opportuno procedere con uno stralcio e assumere subito per decreto, i cui caratteri di necessità e urgenza sono indubitabili, i precari delle Graduatorie a esaurimento. La vera ragione per cui non si procede per la via più breve, utile ed efficace è duplice: da un lato utilizzare questa stabilizzazione per far passare una riforma della scuola poco meditata e meritevole di ulteriore riflessione che potrebbe essere varata entro la chiusura estiva, dall'altro scaricare sul Parlamento (e non sul governo) la responsabilità di un'eventuale mancata assunzione degli insegnanti.
E così, con un eccesso di spregiudicatezza, si sta giocando sul filo dei giorni – conclude Gotor – trascurando il vero problema e cioè che l'inizio del prossimo anno scolastico potrebbe essere intasato da centinaia di migliaia di ricorsi giudiziari da parte di quanti sentiranno legittimamente lese le proprie aspettative di assunzione a causa delle tante discrezionalità praticate".