Gli studenti progettano un nuovo partito politico in Bangladesh

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Gli studenti manifestanti del Bangladesh, che hanno recentemente portato alla caduta del Primo Ministro Sheikh Hasina, stanno considerando la formazione di un nuovo partito politico. L’obiettivo è consolidare le riforme ottenute e prevenire il ritorno alla situazione politica degli ultimi 15 anni, durante i quali Hasina ha governato con autoritarismo. Nonostante gli appelli dei due principali partiti politici del paese per elezioni rapide, i leader del movimento studentesco stanno valutando altre strade per garantire un cambiamento duraturo.

La genesi delle proteste

Le proteste – come riporta Market Screener – iniziate a giugno 2024, hanno avuto origine dall’opposizione a una legge che riservava determinati posti di lavoro governativi a specifiche categorie della popolazione. In poche settimane, le manifestazioni si sono trasformate in un movimento di massa, spinto dalla rabbia popolare contro la repressione governativa e culminando in un cambio di regime. Le proteste hanno portato alla morte di almeno 300 persone, nel più violento episodio dalla guerra d’indipendenza del Bangladesh nel 1971.

Un governo ad interim e le nuove prospettive politiche

Attualmente, il paese è gestito da un governo ad interim guidato dal Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, che include tra i suoi membri due leader studenteschi. Per decenni, il Bangladesh è stato dominato da due partiti principali, la Lega Awami di Hasina e il Bangladesh Nationalist Party (BNP). Ora, i leader studenteschi stanno discutendo la formazione di un nuovo partito per rompere questo duopolio politico. La decisione verrà presa entro un mese, con l’intento di consultare ampiamente la popolazione prima di definire una piattaforma politica.

La reazione della popolazione e le sfide future

Secondo Mahfuj Alam, un leader studentesco, c’è una crescente fiducia nella possibilità di un nuovo partito politico che possa rappresentare un vero cambiamento per il Bangladesh. I leader stanno ancora elaborando i dettagli del loro programma, ma si prevede che sarà fondato su principi di secolarismo e libertà di espressione. Tuttavia, rimangono sfide significative, tra cui la necessità di riforme istituzionali per prevenire un ritorno a forme di governo autoritario.

La reazione degli ex partiti dominanti

Nonostante il successo del movimento studentesco, i leader dei partiti tradizionali come la Lega Awami e il BNP restano convinti che la loro influenza non svanirà facilmente. Sajeeb Wazed, figlio di Hasina, ha dichiarato che i partiti storici torneranno al potere e che il supporto dei loro sostenitori sarà essenziale per la stabilità futura del paese.

Il contesto delle proteste e la risposta delle autorità

Durante le proteste, le autorità hanno arrestato diversi leader studenteschi, ma ciò non ha fermato le manifestazioni. Al contrario, il movimento si è rafforzato, coinvolgendo non solo gli studenti delle università pubbliche, ma anche quelli delle istituzioni private, e persino alcuni genitori. La repressione ha provocato un’ondata di indignazione, spingendo l’esercito a rifiutarsi di eseguire ordini di ulteriore violenza.

Il Bangladesh si trova ora in una fase di transizione politica, con un governo ad interim che sta cercando di gestire le complessità di un paese segnato da decenni di dominio politico duale. Il futuro dipenderà dalle decisioni che verranno prese nelle prossime settimane, mentre gli studenti e altri attori politici cercano di definire un nuovo corso per il paese.

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