Gli studenti non fanno più sport. L’allarme dei docenti di educazione motoria: “Corsi pomeridiani deserti, dobbiamo inseguire i ragazzi nei corridoi per coinvolgerli”

Un tempo il suono della campanella pomeridiana annunciava l’inizio di sfide calcistiche, coreografie hip hop e tornei di pallavolo tra le mura scolastiche. Oggi, invece, le palestre si svuotano e gli studenti sembrano aver perso l’entusiasmo per lo sport.
Come segnala La Repubblica, dalle testimonianze dei docenti di educazione motoria emerge un quadro preoccupante: in molte città la partecipazione alle attività sportive pomeridiane è drasticamente calata. Le squadre di calcio faticano a raggiungere il numero minimo di giocatori, i corsi di danza si svuotano e persino i tradizionali tornei scolastici perdono partecipanti.
Dall’entusiasmo alla disaffezione
Prima della pandemia, le attività pomeridiane erano un punto di riferimento per molti studenti. Offrivano l’opportunità di praticare sport gratuitamente, di socializzare e di mettersi in gioco in un ambiente sano e stimolante. Oggi, invece, i professori devono “inseguire” gli studenti per convincerli a partecipare, lottando contro una crescente disaffezione verso l’attività fisica.
Le cause di questa crisi
Diversi fattori contribuiscono a questo fenomeno. La pandemia ha sicuramente giocato un ruolo importante, interrompendo le routine e favorendo uno stile di vita più sedentario. Ma non è solo questo: i social media, la pressione scolastica e la mancanza di motivazione sono tutti elementi che concorrono a rendere lo sport meno attraente per i giovani.
Conseguenze preoccupanti
La mancanza di attività fisica ha conseguenze negative sia sul piano fisico che su quello mentale. Gli studenti di oggi dimostrano una minore capacità motoria, faticano a coordinarsi e sono più soggetti a problemi di postura. Inoltre, lo sport è un’importante valvola di sfogo per lo stress e l’ansia, contribuendo al benessere psicologico dei giovani.
Invertire la rotta
È fondamentale intervenire per invertire questa tendenza. Le scuole devono promuovere l’attività fisica in modo creativo e coinvolgente, offrendo una varietà di discipline e adattandosi alle nuove esigenze degli studenti. Collaborare con le associazioni sportive del territorio e organizzare eventi speciali può essere un modo per stimolare l’interesse dei giovani. Lo sport è un diritto e un’opportunità per tutti. È compito della scuola e della società intera garantire che ogni studente possa godere dei benefici fisici e mentali che l’attività fisica offre.