Gli rubano le scarpe, per la scuola erano troppo costose. Crepet: “Chi lo decide, il Preside? Un ragazzo non deve fingersi povero per forza”

A Valdobbiadene, un quattordicenne è stato protagonista di un episodio che ha fatto il giro delle cronache. Infatti, dopo aver acquistato un paio di scarpe da ginnastica con i risparmi accumulati attraverso paghette e piccoli lavori, lo studente le ha indossate per andare a scuola. Durante la giornata, le scarpe gli sono state sottratte, costringendolo a tornare a casa scalzo.
La reazione della famiglia e della scuola
I genitori si sono rivolti all’istituto scolastico per segnalare il furto e chiedere provvedimenti. Dalla scuola, secondo quanto riportano le cronache, sarebbe stato risposto che indossare delle scarpe di quel valore era stata una “leggerezza”. Questo commento ha provocato l’indignazione della famiglia, che ha ritenuto l’affermazione inappropriata e ha chiesto che venissero intraprese azioni per identificare il responsabile del furto.
Paolo Crepet interviene sulla vicenda
Sulla questione è intervenuto anche lo psicologo Paolo Crepet, che ha espresso il suo punto di vista in merito al caso. “Il preside – ha tenuto a precisare – non rimproveri i genitori che le hanno comprate, si preoccupi di recuperarle“. Ha poi sottolineato come sia ipocrita considerare le scarpe “troppo costose” per un ragazzo, evidenziando che non si può chiedere ai giovani di rinunciare a esprimere la propria identità per evitare situazioni spiacevoli.
La precisazione dell’USR Veneto
Smentita categorica dell’USR Veneto in merito alla notizia, riguardante il presunto furto di scarpe ai danni di uno studente quattordicenne. Secondo le ricostruzioni giornalistiche, il ragazzo sarebbe stato costretto a tornare a casa scalzo dopo essere stato derubato delle sue sneaker firmate all’interno di una scuola della città. L’USR, in una nota ufficiale diffusa dopo un tavolo interistituzionale tenutosi il 23 gennaio 2025, ha chiarito che “nessun episodio del genere è stato segnalato alle scuole cittadine”. All’incontro, presieduto dal sindaco e a cui hanno partecipato l’assessore all’Istruzione, i Servizi Sociali, la Polizia locale e i dirigenti scolastici dell’ISISS “G. Verdi”, dell’ICS Valdobbiadene e della Scuola di Formazione Professionale Dieffe, è emerso che “nessuna segnalazione è pervenuta né agli istituti scolastici, né al Comune, né alle forze dell’ordine, compresi i carabinieri”.
L’USR Veneto sottolinea la costante collaborazione tra le istituzioni locali e ribadisce l’impegno per la sicurezza e il benessere degli studenti.