Gli ITS non sono istituti di serie B, Valditara: “Con la riforma del 4+2 con programmi aggiornati e legame con il mondo del lavoro valorizziamo i talenti e riduciamo divario tra formazione e occupazione”
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo al Salone Nazionale dello Studente di Roma, ha ribadito l’importanza dell’orientamento scolastico, a partire dalla terza media.
L’obiettivo è guidare gli studenti verso scelte consapevoli, in linea con le proprie attitudini e le richieste del mercato del lavoro. Un’azione che richiede una maggiore informazione alle famiglie, spesso inconsapevoli delle opportunità offerte dagli ITS e dalla formazione professionale, ancora erroneamente percepita come “di Serie B”.
Per il Ministro, la riforma 4+2 degli istituti tecnici e professionali, con programmi aggiornati e un forte legame con il mondo del lavoro, rappresenta una soluzione innovativa per valorizzare i talenti e ridurre il divario tra formazione e occupazione. Cruciale, in questo processo, il ruolo del docente orientatore e tutor, a cui sono state destinate risorse specifiche. Valditara ha poi sottolineato l’importanza della sinergia tra scuola, impresa e università, come nel modello “campus”, per una formazione completa e internazionale.
“Rinnovo l’impegno nella lotta contro la violenza sulle donne”
Il Ministro ha poi affrontato le critiche ricevute in merito alle sue recenti dichiarazioni sul tema del femminicidio, ribadendo il proprio impegno nella lotta contro ogni forma di violenza sulle donne. “Il rispetto è dovuto a tutti”, ha affermato, sottolineando l’importanza di una cultura del rispetto anche in ambito politico. Valditara ha poi contestualizzato le proprie affermazioni sul legame tra immigrazione irregolare, marginalità e aumento delle violenze sessuali. “Non ho mai detto che il femminicidio è colpa degli immigrati”, ha precisato, citando dati Istat e del Ministero dell’Interno sull’aumento delle violenze sessuali. L’obiettivo, ha spiegato, è contrastare marginalità e devianza, favorendo l’integrazione e il controllo delle frontiere.
Infine, il Ministro ha evidenziato l’introduzione dell’educazione al rispetto come materia obbligatoria e curricolare nell’ambito dell’educazione civica, definendola “una svolta radicale” per promuovere una cultura del rispetto verso le donne. “Dovrà essere imparato nelle scuole”, ha concluso Valditara, ribadendo l’impegno del governo su questo fronte.