Gli insegnanti di sostegno non sono di “serie B”

Di Lalla
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S.N.I.S. – Numerose segnalazioni sono giunte presso il sindacato, da parte di colleghi di sostegno, i quali lamentano di essere usati come tappabuchi in sostituzione di colleghi assenti.

S.N.I.S. – Numerose segnalazioni sono giunte presso il sindacato, da parte di colleghi di sostegno, i quali lamentano di essere usati come tappabuchi in sostituzione di colleghi assenti.

La materia dovrà essere regolata nell’ambito della contrattazione d’istituto, in mancanza, si fa riferimento ad una vecchia circolare dell’ ex Provveditorato di Napoli, (oggi AT) n° 202 del 30/03/1998.

L’utilizzo selvaggio e improprio dei docenti di sostegno, per anni tollerato, in molti casi ha prodotto danni irreversibili, sono stati seriamente compromessi i processi d’integrazione degli alunni diversamente abili. Di seguito riportiamo il contenuto della circolare in precedenza richiamata:

“ l’insegnante di sostegno, docente contitolare della classe, in caso di presenza dell’alunno disabile non può essere impegnato in supplenza, in caso contrario si limiterebbe il diritto allo studio del disabile sancito dalla legge 104/92; in caso di assenza dell’alunno, l’insegnante di sostegno dovrà rimanere nella classe in cui è contitolare, potrà essere utilizzato in supplenza solo dopo che la scuola avrà impegnato tutti i docenti a disposizione. In caso sia assente il docente della classe nell’ora di contitolarità, il docente di sostegno è individuato prioritariamente per la sostituzione”.

Secondo noi il principio della contitolarità e l’efficacia del servizio, ai fini dell’integrazione degli alunni diversamente abili, andrebbero ribaditi attraverso la contrattazione d’istituto, sfruttando al massimo le potenzialità di cui sono dotati i docenti specializzati; pertanto, in mancanza dell’alunno, per i motivi di cui alla circolare, ed altri ancora, l’insegnante di sostegno non può essere in alcun modo considerato a disposizione.

Mi preme ricordare che gli insegnanti di sostegno sono docenti con competenze metodologiche e didattiche specifiche, i quali, oltre a possedere i titoli per l’accesso agli insegnamenti curricolari previsti dalla normativa, sono provvisti di un titolo di specializzazione Universitario, conseguito attraverso corsi biennali di specializzazione per le attività di sostegno di 1200 ore fino al 2001, in seguito attraverso le scuole di specializzazioni Universitarie “SISS”.

Inoltre confidiamo nella collaborazione dei familiari degli alunni diversamente abili di tenere alta l’attenzione su questa tipologia di problematiche, perché, sottrarre risorse umane destinate ai loro figlioli soltanto per motivi di cassa, rimane, a nostro avviso, un atto poco decoroso per chiunque.

Il resp. naz. Prof. Andrea Iuliano

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