“Gli aiuti psicologici sono un diritto”. Quasi 65mila firme in poche ore per chiedere lo psicologo di base: “Figura necessaria”

“Così come tutti abbiamo il medico di base, che ci aiuta a prenderci cura del nostro corpo, dovremmo avere tutti la possibilità di prenderci cura della nostra mente da una figura specializzata. La Campania si sta muovendo in questo senso istituendo lo psicologo di base. Tutta l’Italia dovrebbe seguire l’esempio e istituire la figura dello psicologo di base ovunque e per chiunque”.
Inizia così la petizione lanciata su Change.org e diretta al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere appunto l’introduzione dello psicologo di base nel Sistema sanitario nazionale. In poche settimane l’istanza ha raccolto oltre 64.000 firme e moltissimi commenti: da chi sottolinea che “gli aiuti psicologici sono un diritto” a chi ritiene l’istituzione di questa figura un provvedimento “assolutamente necessario”.
In Campania la legge regionale del 3 agosto 2020 n. 35 ha istituito presso i distretti sanitari delle Asl il servizio di psicologia di base a sostegno dei bisogni assistenziali emersi durante l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Secondo quanto previsto le attività saranno assicurate da psicologi liberi professionisti in rapporto convenzionale nell’ambito di ciascuna azienda sanitaria locale a livello dei distretti sanitari di base, con il compito di sostenere e integrare l’azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta.
Le attività degli psicologi saranno finalizzate a: intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, costituendo un filtro sia per i livelli secondari di cure che per il pronto soccorso; intercettare i bisogni di benessere psicologici che spesso rimangono inespressi dalla popolazione; organizzare e gestire l’assistenza psicologica decentrata rispetto ad alcuni tipi di cura; realizzare una buona integrazione con i servizi specialistici di ambito psicologico e della salute mentale di secondo livello e con i servizi sanitari più generali; intercettare e gestire le problematiche comportamentali ed emotive derivate dalla pandemia Covid-19.
Su questa scia la petizione lanciata su Change.org sottolinea come i lockdown e le restrizioni causate dalla pandemia abbiano aiutato “a porre l’attenzione su un problema che seppur già esistente, sta diventando sempre più grande, soprattutto nei più giovani, ai quali non bastano i consultori e le sedute con lo psicologo a scuola, ma hanno bisogno di terapia individuale con continuità e costanza, soprattutto in questo periodo di continua instabilità”.
Dunque “le persone chiedono aiuto – evidenzia in conclusione l’istanza- lo psicologo di base deve rientrare nella base del nostro servizio sanitario. Per tutti. La salute mentale non è meno importante di quella fisica, se il dolore non si vede non vuol dire che non esiste”.
Il M5s: “Bonus psicologico diventi realtà”
“A due anni di distanza dall’inizio dell’emergenza Covid non accenna ad attenuarsi l’impatto della pandemia sulla salute mentale. Un crescente disagio confermato dai dati: secondo il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi in questi anni ben 8 persone su 10 hanno sviluppato problemi di malessere psicologico strutturato e 2 su 10 disturbi mentali in senso stretto e più severi. Ci auguriamo che nel Decreto Milleproroghe arrivino finalmente le risposte attese, e che il bonus psicologico rappresenti solo una iniziale risposta alla necessità di garantire una reale accessibilità alla tutela della salute mentale”.
Così in una nota le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari sociali.