Gli adulti non capiscono i giovani: il 58% degli under 17 ritiene che i più grandi non li comprendano. Sondaggio Demopolis
Un’indagine demoscopica promossa da “Con i Bambini” e condotta dall’Istituto Demopolis, intitolata “Adolescenti in Italia: che cosa pensano gli under 18 e cosa dicono gli adulti”, rivela una crescente incomprensione tra giovani e adulti. Il 58% degli adolescenti tra i 14 e i 17 anni ritiene che gli adulti non li comprendano, un dato in aumento rispetto al 54% dello scorso anno.
Il divario emerge in diversi ambiti, come scuola, violenza, rapporto con internet e relazioni personali, temi affrontati anche dalla campagna “Non Sono Emergenza”, volta a sensibilizzare sul disagio giovanile.
Lo studio, presentato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, ha visto il coinvolgimento diretto degli adolescenti, sia nella conduzione dell’evento che nella presentazione dei risultati, di fronte a una platea di coetanei, educatori, docenti e rappresentanti delle istituzioni.
L’indagine, confrontando le opinioni di adolescenti, adulti e genitori, evidenzia una profonda differenza di vedute. I ragazzi lamentano la scarsa comprensione da parte degli adulti riguardo al loro modo di vivere, ai loro pensieri, alle loro priorità e al loro rapporto con la tecnologia.
In particolare, il rapporto con internet e i social network rappresenta un elemento di forte divergenza: mentre l’84% dei genitori lo considera una pericolosa dipendenza, solo il 22% dei ragazzi condivide questa preoccupazione. Smentite anche le convinzioni dei genitori sul controllo delle attività online dei figli: il 70% degli adolescenti afferma che i genitori non sanno cosa fanno online.
Nonostante trascorrano molte ore al giorno connessi (3 su 10 superano le 10 ore), il 62% dei ragazzi preferirebbe le relazioni in presenza, ma spesso non ha la possibilità di praticarle a causa della scarsa partecipazione ad attività extrascolastiche.
