Giuli: “Superare la dialettica tra gratuità e profitto nella cultura”

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Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha espresso la sua opinione sulla questione della gratuità e del profitto nel settore culturale. “Mi permetto di richiamare la vostra attenzione alla necessità di superare la dialettica tra gratuità e profitto”, ha affermato Giuli in audizione.

La contrapposizione tra questi due concetti, secondo il ministro, è stata oggetto di critica, ad esempio, quando si è deciso di creare dei costi per i visitatori di musei o di luoghi culturali come il Pantheon.

Giuli ha spiegato che la gratuità assoluta non è possibile, poiché i soldi dei contribuenti sono sacri e la gratuità genererebbe delle voragini nei conti del ministero. Inoltre, la gratuità potrebbe anche deprecare la qualità dell’offerta culturale. D’altra parte, il profitto non deve essere fine a se stesso, ma deve essere redistribuito con una destinazione precisa.

“Il punto vero è identificare un sistema di redistribuzione sociale degli utili”, ha affermato Giuli. “E su questo vi assicuro che lavoreremo a cominciare dal Pantheon e dalla destinazione”. Il ministro ha concluso che bisogna concepire il ricavo della cultura come qualcosa che viene redistribuito, ma con una destinazione identificata a monte.

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