Esami secondaria I grado: modello per la determinazione del giudizio globale

Il giudizio globale da stilare a conclusione degli esami di stato relativi al Primo Ciclo, ovvero alla classe terza della scuola secondaria di primo grado non può che tenere conto di alcuni indicatori specifici.
Nello specifico, la commissione dovrà tenere conto della partecipazione al percorso di apprendimento (tenendo presente di considerare anche lo stesso esame); il grado di preparazione complessiva al termine del primo ciclo di studi; la capacità e le attitudini dimostrate; il livello globale di maturazione; le eventuali difficoltà incontrate e, naturalmente, il classico, mai tramontato, ed importantissimo consiglio orientativo (al
fine di una conferma o modifica alla luce delle risultanze degli esami). Ma di cosa bisognerà tenere conto?
Traccia del giudizio globale esami
il giudizio globale finale dovrebbe contenere elementi riconducibili al percorso di studi dell’alunno con riferimento, ad esempio, alla partecipazione alle attività scolastiche evidenziando il processo di apprendimento e la circostanza circa lo sviluppo delle capacità espressive, di osservazione, di comprensione, di analisi ma anche quella di rielaborazione personale. Si dovrebbe fare riferimento, inoltre, a ciò che accade in sede d’esame. Ovvero all’osservazione, per esempio, della circostanza che confermi la sua preparazione e il suo livello di maturazione.
Il Consiglio orientativo
La commissione dovrebbe accertare se si conferma o si modifica il consiglio orientativo avendo cura, anche di valutare, del candidato, il senso di responsabilità o la sua superficialità, il modo incostante o settoriale di approcciarsi. Inoltre, valuterà se l’impegno sia stato caratterizzato da intensità, proficuo interesse, sistematicità, adeguatezza, se sia avvenuto in modo discontinuo o con continuità; e se lo studio sia stato riflessivo, pronto, agevole, graduale, lento ma proficuo; con apporti personali notevoli, validi, apprezzabili, sufficienti, modesti; e una conoscenza ampia, completa, approfondita, organica, accettabile, modesta, limitata. Infine, riferendosi al livello di maturazione si dovrà verificare se esso possa intendersi ottimo, distinto, buono, sufficiente.
Certificazione delle competenze
La nuova normativa ha rafforzato ed anzi accentuato l’importanza del certificare le competenze acquisite dagli studenti in risultato del percorso formativo che ha caratterizzato la sua permanenza a scuola nel settore formativo di riferimento. In questo caso la scuola media. Nel concetto di competenza entrano nuovamente non solamente gli apprendimenti “formali” che si ottengono con le tradizionali attività didattiche, ma anche tutte quelle esperienze “non formali” ed “informali” che fanno sostanzialmente parte del vissuto dell’alunno o dell’alunna e dalle quali egli abbia avuto modo di trarre insegnamenti autonomi e che siano stati in grado, successivamente, di essere integrati con le conoscenze e le abilità acquisite all’interno delle aule scolastiche.
Le indicazioni nazionali
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo (D.M. 254/2012) riservano a questo ragionamento un intero capitolo determinando che tale certificazione assume in sé, in special modo al punto terminal del 1° ciclo di istruzione obbligatoria (la nostra terza classe della secondaria di primo grado), una valenza didattica, educativa e formativa, affermante competenze in fase di organizzazione ma in grado di fare da base certa e decisa al prosieguo del percorso di crescita culturale e personale.
Il modello di certificazione delle competenze
La maggior parte degli istituti hanno pensato di introdurre e adottare, per la loro istituzione, il modello di certificazione ministeriale. Tale modello è ora seguito dall’attestazione rilasciata alla scuola dall’INVALSI a seguito della prova che ciascun alunno svolge nel periodo stabilito. Anche se, come è noto, per questo anno scolastico, tale prova nazionale non ha avuto carattere di vincolo e obbligatorietà né è possibile tenerne conto ai fini della determinazione del giudizio globale del candidato all’esame di terza media (come eravamo abituati a denominarlo fino a non poco tempo fa).
Tale certificazione INVALSI, infatti e comunque, ha forma meramente descrittiva e non valutativa, limitandosi a fornire allo studente, alla sua famiglia, alla Scuola Secondaria di Primo Grado e alla Scuola superiore di destinazione, la “fotografia” del livello di competenza conseguito.
Il modello per la determinazione del “Giudizio globale”
Anche in questo caso forniremo un modello per la determinazione del “Giudizio globale”. Un modello che potrà essere utilizzato per velocizzare le procedure e che, comunque, deve essere il frutto di una scelta valutativa della commissione d’esame all’atto del suo insediamento.
Sarà elaborata una formula che potrebbe recitare così; A conferma di uno studio triennale (1) (…) attraverso la prova d’esame il/la candidato/a ha rilevato una preparazione (2) (…). Ha dimostrato di (3) (…) e di saper
esporre (4) (…). Ha evidenziato un livello di maturazione (5) (…).
Tra i modelli merita particolare attenzione quello predisposto dall’Istituto Comprensivo “G. Moscato” di Reggio Calabria, diretto dal dirigente scolastico prof.ssa avv. Avv. Lucia Zavettieri.