Gite scolastiche troppo care per gli studenti. La protesta: “Non è normale che un momento formativo gravi sulle famiglie in questa maniera”

Il costo delle gite scolastiche è diventato un problema sempre più pressante per molte famiglie. Lo scorso anno, uno studente su due non è partito a causa dei costi troppo elevati. Il recente caso di Genova, con la rinuncia di intere classi del liceo Leonardo da Vinci a un viaggio a Berlino per il costo di 700 euro, ha acceso i riflettori su questa problematica.
Le famiglie sono in crisi. Francesco Devoti, segretario regionale della Rete degli Studenti Medi, denuncia: “Ogni anno la stessa storia. Le gite costano un occhio della testa. Non è normale che un momento formativo gravi sulle famiglie in questa maniera.”
Nelle scuole superiori, i costi lievitano. Il Consiglio di Istituto indica un tetto massimo, ma spesso non basta. A Genova, il tetto era di 600 euro, comunque troppo per molte famiglie. “Non vogliamo più sapere di persone che rinunciano per questioni economiche,” affermano dalla Rete degli studenti medi.
Un problema diffuso. Un sondaggio di Skuola.net rivela che nel 2023 solo il 48% degli studenti delle scuole secondarie ha fatto un viaggio di istruzione. Tra i motivi, oltre al rifiuto dei professori di accompagnare, c’è soprattutto il problema economico.
Soluzioni alternative. Per risparmiare, molti studenti scelgono mete nazionali (Roma, Napoli, Firenze) o alternative (capoluoghi di provincia, fuori dai circuiti classici). In 2 casi su 3, la spesa non supera i 400 euro.
Bonus per le famiglie meno abbienti. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo a disposizione 50 milioni di euro per bonus fino a 150 euro per le famiglie con Isee basso. Le domande sono scadute il 15 febbraio.
Un problema da risolvere. La scuola dovrebbe essere accessibile a tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche. È necessario trovare soluzioni per abbattere i costi delle gite scolastiche e renderle un diritto per tutti gli studenti.