Gite scolastiche: troppi rischi, zero onori. Un sindacalista: “I docenti si sono stancati di andare gratis, anzi devono anticipare i soldi. Occorre una diaria”
Si apre il fronte delle gite scolastiche, un’attività fondamentale nell’ambito educativo, ma in una crisi senza precedenti, tra pochi fondi e indisponibilità degli insegnanti. Marco Pugliese, segretario regionale della Uil Scuola, ha espresso preoccupazioni significative riguardo a questa situazione.
Secondo Pugliese, molti docenti stanno rinunciando a partecipare alle gite scolastiche a causa di responsabilità legali gravose e dell’assenza di un’adeguata diaria. È importante ricordare che, come stabilito da contratto, nessun docente è obbligato a guidare gli studenti in queste attività extracurriculari. D’altra parte, il sovrintendente Vincenzo Gullotta riconosce che i costi associati alle gite scolastiche sono aumentati, ma non ha ricevuto segnalazioni di problemi rilevanti dalle scuole al momento.
Il problema non si limita solo al personale scolastico. Molti studenti, dopo essere stati costretti a rinunciare alle gite negli anni precedenti a causa del Covid-19, si trovano nuovamente in difficoltà. Le famiglie, colpite dalla crisi economica, spesso non sono in grado di sostenere i costi per permettere ai propri figli di partecipare.
Il sindacalista mette in luce un altro aspetto critico: i docenti sono stanchi di partecipare a queste attività senza un adeguato compenso. L’assenza di un incremento salariale specifico per queste attività e la necessità di anticipare personalmente alcune spese rendono la situazione insostenibile. Inoltre, Pugliese sottolinea l’importanza della responsabilità legale che grava sui docenti 24 ore su 24 durante queste gite e menziona l’incremento proibitivo dei costi di viaggio, inclusi trasporto e soggiorno.
