Gite scolastiche: come riscuotere le quote di partecipazione degli alunni usando “Pago in rete”. Scarica guida

Alla luce del decreto ministeriale n. 82 del 31 marzo 2022 del Ministero dell’Istruzione che ha adottato il “Piano per la prosecuzione, nell’anno scolastico 2021-2022, delle attività scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del Sistema nazionale di istruzione a seguito della cessazione dello stato di emergenza da Covid-19” e della successiva nota del Ministero dell’Istruzione n. 657 del 31 marzo 2022 che lo trasmetteva alle istituzioni scolastiche, si è ritornato a parlare di gite e viaggi di istruzione, dopo le severe restrizioni che erano in vigore a causa dell’emergenza pandemica da Covid-19.
Il Piano precisa infatti che l’articolo 3 del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n. 87, come revisionato dall’articolo 9 del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 prevede “la possibilità di svolgere uscite didattiche e viaggi di istruzione, ivi compresa la partecipazione a manifestazioni sportive”.
Autonomia scolastica.
Le istituzioni scolastiche, nell’esercizio della loro autonomia, valuteranno la possibilità di svolgere, senza alcuna limitazione territoriale, uscite didattiche e viaggi di istruzione prima della conclusione dell’anno scolastico o ad attività didattiche sospese al fine di favorire la socialità e la ripresa della dimensione relazionale dei bambini e dei ragazzi fortemente provata dal lungo periodo di emergenza pandemica.
Si ribadisce il rispetto delle norme che disciplinano l’accesso agli specifici settori (es. visite ai musei, ingresso ai cinema e ai teatri, uso dei mezzi di trasporto, etc).
La gestione contabile.
La gestione finanziaria delle visite guidate e dei viaggi di istruzione deve avvenire esclusivamente all’interno del Programma annuale dell’istituzione scolastica, come normale gestione amministrativo-contabile.
È vietata dell’art. 4, comma 2, D.I. n. 129/2018, la possibilità di effettuare gestioni “fuori bilancio” che non prevedano l’introito dei contributi e le relative uscite attraverso l’unico atto contabile che è quello del bilancio della scuola: pertanto tutte le quote di partecipazione pagate dalle famiglie devono entrare nel bilancio dell’ente.
L’utilizzo di PAGOINRETE.
Nell’ambito del sistema PAGOPA che permette ai cittadini di eseguire pagamenti in favore delle Pubbliche Amministrazioni, il Ministero dell’Istruzione ha realizzato a partire dal 2016 la piattaforma PAGOINRETE per il pagamento telematico di tasse e contributi scolastici (ad es. tasse di iscrizione e frequenza, contributi volontari delle famiglie, assicurazione degli alunni, spese per viaggi d’istruzione, spese per la mensa, etc).
Frutto del costante processo di digitalizzazione che interessa la PA infatti, ai sensi dell’articolo 5 del d.lgs. n. 82/2005 e s.m.i (Codice dell’Amministrazione Digitale), le pubbliche amministrazioni sono tenute a rendere disponibile ai cittadini il pagamento in modalità elettronica di tutti i propri servizi, mediante il sistema PAGOPA.

Il funzionamento è semplice: le segreterie scolastiche aprono una richiesta di pagamento (c.d. evento di pagamento) e l’utenza paga telematicamente o con denaro contante presso sportelli bancari, postali e tabaccai.
Le famiglie infatti accedono sul portale “Pago in rete” tramite SPID o previa registrazione. Poi selezionano l’evento di pagamento e procedono con bonifico, carta di credito e gli altri sistemi telematici di pagamento. In alternativa è possibile stampare il documento di pagamento scaricabile in PDF e pagare presso punti fisici autorizzati. La segreteria, per agevolare le operazioni, può scaricare e stampare i documenti per il versamento per consegnarli alle famiglie.
Detraibilità fiscale della spesa.
In conformità al D.P.R. 917/1986 (Testo Unico delle imposte sui redditi), che all’art.15, comma 1, lettera i-octies prevede la facoltà di portare in detrazione (per il 19% dell’importo) i contributi volontari e le erogazioni liberali pagati tramite sistema PAGOPA, ove siano finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa della scuola, all’innovazione tecnologica e all’edilizia scolastica, anche i contributi pagati per le gite e i viaggi di istruzione possono essere portati in detrazione.
L’interpretazione è confermata anche dalle istruzioni per la compilazione del modello 730/2022, che precisa che tra “le spese di istruzione sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione (articolo 1 della legge 10 marzo 2000, n. 62)” sono incluse le gite scolastiche.
In allegato la guida operativa per le segreterie scolastiche che descrive con immagini il procedimento utile alla creazione dell’evento di pagamento su PAGOINRETE.