Gite scolastiche, anche se brevi e low cost metà degli studenti non partecipa. Inflazione e crisi energetica le cause

La metà degli studenti delle scuole secondarie non potrà fare il tradizionale viaggio di istruzione, secondo un sondaggio condotto da Skuola.net. Il 48% degli studenti intervistati ha detto che non sarà in grado di partecipare al viaggio di istruzione a causa di una serie di fattori, tra cui la crisi energetica e l’inflazione.
Solo il 18% degli studenti intervistati ha già svolto la gita, mentre il 30% ha ancora la gita programmata per i prossimi due mesi. Un terzo degli studenti rinuncia alla gita a causa della mancanza di professori disposti ad accompagnare gli studenti, mentre quasi un quarto delle rinunce è dovuto a questioni economiche, come il costo del viaggio. Inoltre, quasi un decimo degli studenti non andrà per scelta personale o della famiglia.
La spesa è un fattore importante per gli studenti che partecipano alla gita, con il 26% dei partecipanti che sceglie la destinazione in base all'”economicità” e il 66% che prende in considerazione la spesa finale.
La maggior parte degli studenti (75%) sceglie destinazioni nazionali, con solo il 31% delle scuole superiori che sceglie destinazioni all’estero. La maggior parte delle gite (43%) prevede di dormire fuori per due o tre giorni, mentre solo il 16% prevede di dormire fuori per una settimana intera. La maggior parte degli studenti (66%) ha un budget di viaggio e soggiorno inferiore a 400 euro.
Tuttavia, il motivo più comune per la mancata adesione degli studenti alla gita è il mancato desiderio di socialità (36%), seguito dalle preoccupazioni economiche (30%) e dalla diffidenza dei genitori (17%).