Gite e scambi linguistici a rischio a causa nuovo Codice Appalti, ANAC: “In un anno il Ministero non ha creato le stazioni appaltanti”
Il decreto legislativo 36/2023 ha portato significative innovazioni nei processi di gara e nelle procedure di affidamento, spingendo le scuole a rivedere in maniera profonda le proprie modalità organizzative e gestionali relative alla gestione degli appalti. Sebbene l’obiettivo principale delle nuove disposizioni sia quello di semplificare le procedure e renderle più trasparenti, l’applicazione di queste modifiche ha sollevato numerosi interrogativi e alcune difficoltà nell’attuazione di alcune procedure.
Dal 2023, l’Agenzia Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha reso obbligatorio l’utilizzo del Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA) per l’organizzazione delle gite scolastiche.
Le novità del Codice degli Appalti
Con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti, le scuole devono qualificarsi come stazioni appaltanti per stipulare contratti superiori ai 140 mila euro. Tuttavia, questo ha comportato alcune difficoltà, come segnalato da più parti, tra cui: procedure più lunghe e complesse per l’organizzazione delle gare d’appalto, nonché aumento del carico di lavoro per le segreterie scolastiche.
La deroga straordinaria dell’ANAC e le precisazioni
Nel 2023, l’ANAC ha concesso una deroga straordinaria al Ministero dell’Istruzione e agli uffici scolastici regionali (USR), offrendo un anno di tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni. Questo provvedimento ha consentito di salvare le gite scolastiche e gli scambi culturali nell’anno scolastico precedente, evitando blocchi e disagi organizzativi.
ANAC che con un comunicato fa sapere che i disagi che le scuole stanno avanzando relativamente all’organizzazione delle gite, è legato da quanto prescritto dal codice e “non certamente dalla volontà di Anac“, scrivono in un comunicato.
“Nonostante sia passato quasi un anno, – continua il comunicato – il processo di creazione di stazione appaltanti qualificate che possano svolgere le gare per conto delle scuole non è stato ancora completato dal Ministero“.
Proposta: qualificare gli USR come centrali di committenza
Per superare le difficoltà organizzative delle scuole, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’Istruzione e del Merito hanno proposto di qualificare gli USR (Uffici Scolastici Regionali) come centrali di committenza. Nessuna indicazione, però, è stata fornita sulle tempistiche di tale soluzione.
Secondo gli obiettivi dei due Ministeri:
- Le scuole segnalano agli USR le proprie esigenze.
- Gli USR si occupano di gestire le gare d’appalto per conto delle scuole, garantendo il rispetto delle normative vigenti.
Questa soluzione permetterebbe di alleggerire il carico burocratico per le segreterie scolastiche, assicurando comunque la regolarità delle procedure previste dal Codice degli Appalti.