Gita scolastica a Berlino troppo cara, studenti rinunciano. La preside: “Tutta colpa del caro biglietto aereo. Abbiamo fondo di solidarietà per gli studenti in difficoltà”

La questione dei viaggi d’istruzione diventa un tema caldo al Liceo Leonardo da Vinci di Genova, con la preside Emma Lucchini esprimendo forte amarezza.
La scuola è stata al centro delle polemiche per i cosiddetti viaggi “scolastici d’oro”. Due classi hanno deciso di non partecipare al viaggio a Berlino, con una quota di 700 euro ritenuta proibitiva per alcuni studenti. La preside, da un anno alla guida del liceo, rimarca la sua sorpresa di fronte a questa situazione, sottolineando l’impegno della scuola nell’assicurare l’accessibilità a tutte le attività formative, viaggi inclusi.
Il liceo ha istituito un fondo di solidarietà per supportare gli studenti in difficoltà, finanziato con il 3.5% dei contributi delle famiglie e destinato a nuclei con un ISEE fino a 15.458 euro, coprendo fino al 50% dei costi dei viaggi. Nonostante ciò, la dirigente rileva che vi è stata solo una richiesta di accesso a queste risorse, sottolineando come anche famiglie con redditi superiori possano trovare impegnativo il costo di 700 euro.
A La Repubblica, Lucchini descrive il processo di selezione delle mete dei viaggi, iniziato a novembre e coinvolgente la commissione viaggi, i consigli di classe e i genitori. La scelta finale richiede l’approvazione dei due terzi della classe. La dirigente rileva inoltre che, in particolare dopo il Covid, i costi dei trasporti, come quelli aerei, hanno subito rincari significativi, limitando la capacità di manovra della scuola.
Nonostante l’amarezza iniziale, la preside afferma la sua continua fede nel valore formativo dei viaggi d’istruzione, considerandoli un’esperienza fondamentale per gli studenti. Anche di fronte a questa sfida, la scuola è determinata a perseguire l’obiettivo di un’istruzione inclusiva e accessibile a tutti.