Giovani più preoccupati dall’intelligenza artificiale che dai lavoratori stranieri. Per uno studente delle superiori su tre, IA potrebbe mettere in pericolo le proprie ambizioni lavorative

Un sondaggio condotto da Skuola.net in collaborazione con ELIS ha rivelato che l’intelligenza artificiale (IA) è vista dai giovani come una minaccia per il loro futuro lavorativo. Uno studente delle superiori su tre teme che l’IA possa precludere loro buone opportunità di lavoro.
L’innovazione come nemica
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’innovazione tecnologica non è percepita dalle nuove generazioni come un’alleata, ma piuttosto come un nemico. Il 27% degli studenti intervistati ritiene che l’IA possa ostacolare il loro percorso verso la realizzazione personale, mentre l’8% si sente già sconfitto, convinto di dover rinunciare ai propri sogni a causa dell’IA. Solo il 19% non teme per la propria occupabilità in un futuro dominato dall’IA.
Tale preoccupazione è particolarmente diffusa tra i ragazzi, forse perché più orientati verso settori tecnici, dove il timore di essere sostituiti dall’IA è maggiore.
Mancanza di preparazione
Nonostante la preoccupazione diffusa, pochi studenti si stanno preparando per affrontare la sfida dell’IA. Solo un terzo utilizza regolarmente strumenti di intelligenza artificiale generativa come Chat GPT, mentre il 25% non li ha mai provati. Ancora meno sono coloro che si informano attivamente sui progressi del machine learning.
La manodopera straniera non preoccupa
Al contrario, la presenza di lavoratori stranieri non sembra preoccupare i giovani. Solo l’8% teme che il multiculturalismo possa peggiorare le prospettive occupazionali degli italiani. La maggioranza ritiene che con impegno e costanza si possa sempre trovare un buon lavoro, indipendentemente dalla provenienza dei colleghi.
La necessità di un orientamento efficace
I risultati del sondaggio evidenziano la necessità di potenziare le attività di orientamento e la formazione sulle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) per preparare i giovani ad affrontare le sfide del futuro. Come sottolinea Pietro Cum, Amministratore Delegato di ELIS, “il timore davanti a una profonda trasformazione tecnologica come l’Intelligenza Artificiale è alimentato anche dalla mancanza di competenze”.