Giovani e tecnologia digitale: il 71% la ritiene strumento utile per superare difficoltà formative
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Una ricerca condotta da Assirm sulla relazione tra giovani e tecnologia digitale mostra come l’84% dei giovani utilizza i dispositivi per almeno quattro ore al giorno, con il 30% che vi dedica un terzo della giornata. Il 92% ritiene che il digitale abbia un impatto significativo sul benessere quotidiano, evidenziando tanto opportunità quanto rischi.
I primi risultati della ricerca sono stati presentati durante la conferenza stampa di presentazione dell’Assirm Market Research Forum 2024 a Milano, un evento dedicato alle più avanzate tecniche di ricerca di mercato e data intelligence, in programma il 27 novembre a Milano, un evento che offrirà una panoramica su come trasformare i dati in strategie di crescita per il mondo aziendale e istituzionale. Tra i temi affrontati ci saranno intelligenza artificiale, machine learning e le tecniche di traduzione degli insights in azioni concrete.
Il sondaggio ha messo in luce una doppia natura della tecnologia: da un lato questa rappresenta uno strumento utile per superare difficoltà formative (71%) e stimolare la creatività (54%); dall’altro, pone rischi per la privacy (87%) e la salute mentale, con il 95% degli intervistati che ritiene essenziale limitarne l’uso. Tra le conseguenze negative dell’abuso tecnologico, emergono l’isolamento sociale (75%), disturbi visivi (68%), problemi di sonno (56%) e posturali (56%).
Il ruolo della tecnologia nell’istruzione è visto con ambivalenza: il 69% ne apprezza l’accesso a risorse illimitate, ma il 65% teme che essa favorisca un approccio superficiale alla conoscenza. Per quanto riguarda il lavoro, il 57% esprime preoccupazione per l’impatto dell’automazione sulle opportunità occupazionali, mentre solo il 35% intravede nuove possibilità.
Il 72% degli italiani ritiene che i giovani siano in grado di affrontare le sfide future, e il 66% riconosce in loro una forte determinazione a migliorare la propria condizione e quella della società. Questo segnale positivo si accompagna a una rinnovata sintonia tra generazioni, in contrasto con i rapporti spesso conflittuali del passato.