Giovani e crack: molte denunce di genitori per furto di soldi per acquisto. Parla la procuratrice
Il fenomeno dei minori coinvolti in piccoli furti per acquistare crack è stato oggetto di attenzione da parte della procuratrice per i minori di Palermo, Claudia Caramanna. Durante un evento al Tribunale per i Minorenni – come riporta il Giornale di Sicilia – Caramanna ha sottolineato che, al momento, non ci sono evidenze di gruppi di giovani che compiono furti o atti vandalici, come la rottura di finestrini delle auto, per ottenere denaro destinato all’acquisto di questa droga.
Nonostante la mancanza di riscontri su comportamenti criminali organizzati tra i ragazzi, la procuratrice ha evidenziato un altro aspetto critico: le denunce dei genitori contro i propri figli. Molte famiglie segnalano situazioni in cui i giovani, spesso giovanissimi, ricorrono a furti o tentativi di estorsione all’interno delle mura domestiche per finanziare il consumo di crack.
Il fenomeno del crack rappresenta un problema grave, che tocca soprattutto le fasce d’età più basse. Anche senza riscontri diretti su furti pubblici per strada, la diffusione di questa sostanza rimane una questione di primaria importanza, che colpisce duramente le famiglie e richiede interventi mirati per prevenire e contrastare il fenomeno.