Giovani devastano casa di montagna, danni per 130mila euro. I genitori: “Sono molti meno. Gli arredi erano degli anni ‘70″
Nel 2021, un gruppo di giovani tra i 14 e i 16 anni, figli di famiglie benestanti locali, hanno invaso e vandalizzato una casa di villeggiatura appartenente alla famiglia bolognese Roncari-Tamburini.
Dopo la sospensione dell’udienza preliminare a novembre 2022 per “vizi di forma”, il processo prenderà avvio il 16 febbraio 2024. I giovani sono accusati di danneggiamento e invasione di terreni ed edifici, reati che potrebbero comportare una pena detentiva da 6 mesi a 3 anni.
La famiglia Roncari-Tamburini ha richiesto un risarcimento di 130 mila euro, mentre le famiglie degli imputati ne hanno offerto circa un terzo. Tale differenza ha chiuso le porte al “perdono giudiziale”, ovvero all’opzione di affidamento in prova ai servizi sociali per i giovani.
Se da un lato la difesa sostiene che i danni sono stati limitati, in quanto gli arredi distrutti erano datati e quindi di valore inferiore a quello stimato, dall’altro c’è da considerare la gravità dell’atto in sé. Tra gli oggetti distrutti vi erano porte, finestre, un frigorifero, una televisione e vari suppelletili.
Attualmente, la messa alla prova è una delle opzioni sul tavolo. Se accolta, comporterebbe l’estinzione del reato, consentendo ai giovani una possibile via di redenzione.