I giovani di Casapound Bologna e la Puglisi del PD dicono no ai finanziamenti delle scuole private

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Red – I giovani del Blocco Studentesco di Casapound Bologna  al referendum del 26 maggio prossimo si schiereranno con il fronte ‘A’, quello che chiederà all’amministrazione comunale di abrogare gli stanziamenti in favore delle paritarie private.

Più di un milione di euro all’anno, soldi dei cittadini, che dicono  “servirebbero alla scuola pubblica ma che invece il Comune elargisce a istituti che già hanno le rette per finanziare le proprie spese”.

Red – I giovani del Blocco Studentesco di Casapound Bologna  al referendum del 26 maggio prossimo si schiereranno con il fronte ‘A’, quello che chiederà all’amministrazione comunale di abrogare gli stanziamenti in favore delle paritarie private.

Più di un milione di euro all’anno, soldi dei cittadini, che dicono  “servirebbero alla scuola pubblica ma che invece il Comune elargisce a istituti che già hanno le rette per finanziare le proprie spese”.

 “Da anni – spiega Lorenzo Bernanrdini, responsabile provinciale del Blocco Studentesco Bologna – il nostro movimento si è schierato nel sostegno intransigente alla scuola pubblica, e per questo daremo voto favorevole al referendum per l’abrogazione di tali contributi. La scuola che vogliamo è aperta a tutti e laica, in grado di educare nuove generazioni al di fuori di interessi particolari o ideologici”.

Anche  Francesca Puglisi del PD  si schiera a favore della scuola pubblica:“Al Comune di Bologna sono stati tagliati 135 milioni di euro dal 2011 e hanno legato le mani degli amministratori locali con il patto di stabilità”, grande difficoltà quindi per garantire il diritto allo studio con i tagli che hanno precarizzato sempre più le insegnanti.

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