Giorno della Memoria, 27 gennaio. Ministero: la scuola può opporsi ad ogni discriminazione

Con la legge n. 211 del 20 luglio 2000, l’Italia ha istituito il “Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti” che ricorre ogni 27 gennaio, data scelta simbolicamente poiché, in quel giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli dei campi di Auschwitz e il mondo intero si trovò di fronte agli orrori e ai crimini commessi dal nazifascismo
Il ministero dell’Istruzione in occasione del Giorno della Memoria del 27 gennaio, invita le scuole “ad aderire alle occasioni di confronto, approfondimento e riflessione che verranno organizzate in ciascun territorio o a promuovere momenti di restituzione e di condivisione delle attività progettuali che sono state già avviate nel corso dell’anno scolastico”.
La scuola – si legge nella nota firmata dalla ministra Azzolina – “è l’ambiente in cui si formano la coscienza e la sfera valoriale di ogni individuo, attraverso il confronto con la ricchezza delle diversità culturali. La Scuola ha gli strumenti per porsi a contrasto di questi fenomeni e per trasmettere l’importanza di opporsi ad ogni discriminazione sia essa religiosa, etnica o razziale”.