Giornata Internazionale delle donne nella scienza, in Italia solo il 14% conosce il significato di Stem. E Save the Children lancia l’allarme divario di genere

L’allarme lanciato da Save the Children, alla vigilia della Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, evidenzia una preoccupante disparità di genere in Italia nelle materie Stem.
Secondo i dati Istat 2024, tra le giovani laureate tra i 25 e i 34 anni, solo il 16,8% ha conseguito un titolo di studio in ambito scientifico-tecnologico, a fronte di una percentuale maschile quasi doppia, pari al 37%. La disparità si ripercuote inevitabilmente anche nel mondo del lavoro, dove le donne laureate Stem, soprattutto in informatica, ingegneria e architettura, subiscono un gap occupazionale del 9,3% rispetto agli uomini. “Il divario di genere è ancora molto presente e si radica fin dai primi anni di scuola”, sottolinea Giorgia D’Errico, direttrice public affairs di Save the Children, evidenziando come gli stereotipi ancora diffusi scoraggino le ragazze ad avvicinarsi alle materie scientifiche, limitando le loro opportunità future.
La scuola come chiave per superare il gap di genere
Save the Children insiste sulla necessità di intervenire fin dai primi cicli di istruzione per colmare il divario di competenze e promuovere l’inclusione nelle materie Stem. I dati Invalsi mostrano come le bambine, già dopo i primi due anni di scuola, ottengano risultati in matematica inferiori rispetto ai coetanei maschi, uno svantaggio che persiste fino alle scuole superiori. Paradossalmente, le studentesse mostrano un vantaggio nelle competenze digitali, un dato che sottolinea ulteriormente l’importanza di un intervento mirato per valorizzare le potenzialità femminili in ambito scientifico-tecnologico. “Gli stereotipi di genere incidono ancor più su bambine e ragazze che vivono in povertà educativa, scoraggiando il loro interesse per le materie Stem”, aggiunge D’Errico, ribadendo l’urgenza di un’azione educativa inclusiva.
Preconcetti e opportunità: un futuro ancora incerto per le donne nelle Stem
Un’indagine condotta da Swg per Valore D rivela che solo il 14% degli italiani conosce il significato dell’acronimo Stem, evidenziando una scarsa consapevolezza diffusa, soprattutto tra i ceti fragili e le generazioni più anziane. Nonostante la maggior parte degli intervistati riconosca l’importanza delle competenze Stem per il futuro del lavoro, permangono preconcetti che ostacolano la partecipazione femminile in questi settori.
Più di una persona su tre ritiene che le donne siano meno portate per le materie scientifiche, un pregiudizio che, unito alla percezione di minori opportunità in Italia rispetto all’estero, rischia di allontanare ulteriormente le ragazze da questi percorsi. “Le carriere Stem risultano ancora un ‘pericolo’ per la conciliazione lavoro-famiglia”, rileva lo studio, sottolineando la necessità di un impegno congiunto da parte di scuole, istituzioni e aziende per promuovere una cultura più inclusiva e favorire la piena partecipazione delle donne nel mondo delle Stem.