Giornata della Legalità, Mattarella: “La mafia si può sconfiggere. L’eredità di Falcone e Borsellino è patrimonio vivo della comunità nazionale”
“Come sostenevano Falcone e Borsellino, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta ed è destinata a finire. L’impegno nel combatterla non viene mai meno I tentativi di inquinare la società civile e intimidire gli operatori economici sono sempre in agguato La Giornata della legalità vuole essere segno di una responsabilità comune”.
Così il Presidente Mattarella. “L’eredità di Falcone e Borsellino è patrimonio vivo della comunità nazionale. Portarne avanti l’opera vuol dire lavorare per una società migliore“.
Il 23 maggio 1992, nell’attentato impresso nella memoria di tutti come la “strage di Capaci”, persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo insieme a tre agenti della scorta.
Solo due mesi dopo, il 19 luglio 1992, Cosa Nostra uccise anche il Giudice Borsellino e cinque agenti della sua scorta nella “strage di via D’Amelio”.
Ricordiamo che anche la scuola è coinvolta pienamente nella giornata del 23 maggio, con il MIM che con nota del 17 maggio, invita le istituzioni scolastiche, per il 23 maggio a programmare momenti commemorativi e attività volte a diffondere all’interno dell’intera comunità scolastica la cultura della prevenzione e del contrasto di qualunque forma di illegalità, di sopruso e sopraffazione, stimolando il confronto tra e con le nuove generazioni.