Giornata del Mare e della Cultura Marinara. Valditara : “Il mare è sviluppo, investiti fondi per la formazione nei settori marittimi”

Durante la Giornata del Mare e della Cultura Marinara, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha preso parte ad una serie di iniziative a Brindisi, soffermandosi sul valore economico, culturale e formativo legato al mondo marittimo. Nell’occasione, il ministro ha sottolineato come il mare rappresenti una risorsa determinante per il Paese, non solo sotto il profilo economico, ma anche culturale e identitario.
“Il mare – ha ricordato Valditara – è una straordinaria ricchezza, fonte di sviluppo e benessere“, aggiungendo che esso custodisce e trasmette “una civiltà di cultura e valori“. L’eredità marittima, ha sottolineato, continua a ispirare chi ogni giorno opera in questo ambito, contribuendo alla costruzione di una coscienza collettiva fondata su esperienze e competenze.
Brindisi come modello nazionale per l’economia del mare
Durante le celebrazioni, il ministro ha indicato nella città di Brindisi un possibile riferimento nazionale per la blue economy. Secondo Valditara, la posizione geografica e il patrimonio di conoscenze locali possono consentire alla città pugliese di assumere un ruolo di primo piano nei processi di sviluppo legati al mare.
“Brindisi può essere un hub per la blue economy come modello nazionale” – ha dichiarato – evidenziando come l’integrazione tra territorio, formazione e innovazione possa produrre benefici concreti per le comunità costiere.
Investimenti nell’istruzione tecnica e nella cultura del mare
Nel quadro delle politiche di sviluppo, Valditara ha inoltre illustrato l’impegno del Ministero a sostegno della formazione professionale nel settore marittimo. In particolare, sono stati destinati finanziamenti agli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e a percorsi di istruzione tecnica e professionale finalizzati a valorizzare la cultura del mare e a qualificare nuove figure operative.
“La Puglia – ha ricordato il ministro – è una piattaforma avanzata nel mar Mediterraneo, un punto verso l’Oriente con la possibilità di mettere in dialogo culture diverse“. Da qui la volontà, ha precisato, di investire risorse importanti in quei percorsi che preparano i futuri operatori del mare, promuovendo competenze utili a uno sviluppo sostenibile e integrato del comparto.